David Littman è morto. Eurabia, l’Operazione Mural

David Littman al centro nella foto

di Paolo della Sala

A volte la vita di una persona rimane nascosta. Ho conosciuto David Littman (al centro nella foto), morto di leucemia domenica scorsa in Svizzera, dov’era rappresentante per la Commissione dei diritti Umani Onu a Ginevra.

Partecipavamo in forma diversa a un convegno su Oriana Fallaci, organizzato da Armando Manocchia a Firenze. Negli anni precedenti avevo intervistato sua moglie, la storica egiziana-ebrea Gisèle Orebi Littman, conosciuta col nome di Bat Ye’or e autrice di alcuni testi su Eurabia.

A proposito di Eurabia gioverà ricordare il merito storico di Bat Ye’or (coadiuvata dal marito), che ha “scoperto” per prima il progetto politico euro-arabo. Comunque la si pensi, Eurabia (titolo di una pubblicazione UE di oltre 30 anni fa) è esistita. Da “destra” si è vista la vicenda come un accordo tra sinistre e Lega araba, per un accordo che prevedeva l’apertura dell’Europa all’emigrazione dai Paesi arabi, a patto che i neoemigrati vivessero senza integrazione con le nazioni ospitanti. In cambio la Lega araba riapriva i rubinetti del petrolio. In cambio la UE (allora non si chiamava ancora così) doveva chiudere ogni sostegno diretto allo stato di Israele.

Da “sinistra” non si è saputo leggere la vicenda di Eurabia col necessario distacco scientifico. Eppure non si trattava di un accordo fatto per il bene dei poveri del Maghreb e di altre nazioni. Si trattava piuttosto di un doppio colonialismo ai danni dei poveri. Per esempio le nazioni arabe non volevano la formazione di una classe “borghese” ricca e modernizzata, e non volevano (non lo voleva nemmeno l’Europa) industrializzare e modernizzare le loro nazioni, preferendo mantenere stati autoritari, guidati da regimi che utilizzavano i proventi del petrolio come un latifondo.
La sinistra avrebbe dovuto individuare e denunciare questa situazione, che ha generato danni sulle due sponde del Mediterraneo.

Biografia
David Gerald Littman
ha vissuto una vita notevole, prima di diventare membro delle Nazioni Unite. Nato a Londra nel 1933 si è laureato in Storia, Scienze politiche, con una specializzazione in archeologia. Nel 1959 si è sposato con Bat Ye’or.
E’ conosciuto per la Operation Mural. Si trattò di un’operazione clandestina per fare fuggire i bambini ebrei dal Marocco (allora molto diverso da quello attuale) in Israele, passando dalla Svizzera.

Infatti nel 1956 il Marocco, dopo l’indipendenza dalla Francia aveva vietato l’emigrazione delle famiglie ebree dal Marocco. L’operazione venne avviata dalla Jewish agency in collaborazione col Mossad nel 1961. Littman e sua moglie con la figlia appena nata si recarono presso l’ufficio ONU di Casablanca della ONG Oeuvre de Secours aux Enfants de l’Afrique du Nord (OSSEAN). Il suo nome in codice era “Mural” e quello dell’operazione era “Operation Mural“.
Dopo mesi di trattative condotte, Littman riuscì a organizzare dei gruppi di bambini diretti in Svizzera -ufficialmente per vacanze-. In tutto furono fatti fuggire 530 bambini, poi raggiunti in Israele dalle famiglie anni dopo.

La vicenda fu resa nota dal quotidiano Maariv nel 1984. C’è un documentario sulla vicenda, filmato da Yehuda Kaveh, girato nel 2007.

Nel 2008 il presidente israeliano Shimon Peres ha celebrato il ricordo dell’operazione Mural alla presenza di Littman e di tutta la sua famiglia.
Peres disse “Well, it is a belated ceremony, but it doesn’t lose its value, because what you did stands on its own legs and is not affected by time. I think that the saving of 530 children is, I imagine, the most moving experience a man can have.”

Littman nel 2009 ha ricevuto il riconoscimento di “Eroe del silenzio”.

Nel 1970 ha fondato a Ginevra il Centre de Documentation sur le Moyen Orient. Nel 1987 ha partecipato a una accesa discussione col rappresentante dell’Unione Sovietica a proposito dei refuseniks e di  Natan Sharansky. Successivamente si è impegnato per il diritto di emigrare da parte degli ebrei russi. Infinite altre azioni successive all’interno della complicatissima e burocratica agenzia per i Diritti Umani, fino alla morte. Un pezzo di storia che se ne è andato.

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