21 mag. – La terra e’ tornata a tremare questa notte in Emilia Romagna: una scossa di terremoto e’ stata avvertita dalla popolazione tra le province di Ferrara e Modena. Le localita’ prossime all’epicentro sono state Bondeno e Sant’Agostino e Finale Emilia (MO). Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il primo evento sismico e’ stato registrato alle ore 1.04 con magnitudo 3,7.
Scosse piu’ forti sono state avvertite intorno alle 3 e alle 4 delle zone fra Mirandola, San Felice e Finale Emilia, le stesse cittadine piu’ colpite dal terremoto che ieri ha provocato seite vittime. Per tutta la giornata di ieri le scosse si sono ripetute non dando tregua ai cittadini che per la paura hanno preferito i centri di accoglienza alle loro case, nonostante non fossero danneggiate.
‘ZONE ROSSE’ IN DECINE DI CENTRI STORICI
Si moltiplicano le ‘zone rosse’ nei tanti centri storici dei piccoli comuni a cavallo fra le province di Modena e Ferrara colpiti dal terremoto di ieri. Mirandola, Massa Finalese, San Felice, Sant’Agostino, Finale Emilia, sono solo alcuni di questi. Chiusure rese necessarie dai ripetuti crolli dei palazzi piu’ antichi.
A Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, si e’ aperta una voragine di venti metri sulla facciata laterale del municipio e le continue scosse provocano ancora crolli. Stesso problema a Finale dove con la scossa di ieri pomeriggio e’ venuta giu’ una torre. A Massa finalese il centro e’ stato chiuso al traffico bloccando cosi’ la strada per Mirandola. I cittadini dei centri storici sono stati trasferiti nei centri di accoglienza allestiti in tutti i palazzetti dello sport nei comuni piu’ grandi o nei molti alberghi della zona.
GABRIELLI, CROLLO TETTI E CAPANNONI FA PENSARE ”
Che nel 2012 crollino coperture di capannoni costruiti negli anni 2000 deve fare riflettere piu’ di tante altre cose”. Lo ha detto il prefetto Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione Civile nello stilare un bilancio a ventiquattro ore dal terremoto che ha colpito la provincia di Ferrara.
Gabrielli ha rivolto la sua attenzione sui danni subiti dalle strutture industriali e puntato il dito contro metodologie costruttive che pur nel rispetto delle norme antisismiche, hanno prodotto il collasso delle strutture. Nel quadro complessivo delle strutture colpite dal sisma, Gabrielli ha riferito che “da stamane inizieranno le verifiche statiche delle abitazioni civili che non hanno subito gravi danni. A registrare i danni maggiori e’ stato il patrimonio artistico e storico”. (AGI) .