18 mag – La ricetta per uscire dalla crisi potrebbe essere quella di una tassa ‘verde’. A sostenerlo sono le Organizzazioni non governative che fanno capo alla Fondazione europea sul clima, al Green Budget Europe e alla Vivid Economics. Una tassazione sulle emissioni di Co2 contribuirebbe da un lato alla loro riduzione e dall’altro a stimolare la crescita e gli investimenti in una economia più ‘verde’.
Secondo gli estensori, che basano le loro tesi su modelli di impatto fiscale testati in Spagna, Polonia ed Ungheria, un’imposizione fiscale specifica sul settore energetico avrebbe un effetto meno grave sull’economia di quanto non potrebbe averlo un aumento della tassazione diretta ottenuta attraverso l’aumento dell’iva. ”Le attività economiche in generale, si legge nel rapporto, verrebbero danneggiate meno da una tassa sull’energia che da una sul reddito o da un aumento dell’Iva”.
Nel rapporto non si nasconde che un aumento della bolletta energetica graverebbe, anche in modo quasi insostenibile, sulle fasce della popolazione a più basso reddito ma a questo problema si dovrebbe poter porre rimedio con un’opportuna politica di sgravi fiscali.
La relazione è stata approvata da un nutrito panel di qualificati esperti europei, tra questi l’ex ministro delle Finanze tedesco Hans Eichel, l’ex vice cancelliere austriaco Josef Riegler e l’ex vice primo ministro ceco Martin Bursik che ieri ha scritto ai leader europei invitandoli ad introdurre una tassa sulle emissiioni per ridurre il deficit dell’eurozona. adnk