Si è svolto lo scorso giovedì 10 Maggio l’incontro sul PSC (Piano Strutturale Comunale – ex Piano Regolatore) nella Sala Bcc Città & Cultura ad Imola che ha patrocinato l’incontro.
L’evento, è stato organizzato dalla neonata Associazione Politico – Culturale “Attiva” che ha scelto il tema del Psc come prima iniziativa pubblica per questo esordio. L’iniziativa, ha visto la partecipazione di un pubblico oltreché numeroso, interessato su un tema certamente non facile, ma che riguarda tutti indistamente.
Nel parterre, ospiti di prestigio come gli architetti: Francesco Coppola (esperto di urbanistica e comunicazione) e Rudi Fallaci (Tecnicoop), nonché il Professor Leonardo Setti (esperto di pianificazione energetica e ambientale). Raffaello De Brasi in qualità di Presidente di Attiva oltre a dare il proprio contributo, ha moderato l’incontro. Le sue introduzioni infatti ha stigmatizzato le scelte sul tema da parte del Nuovo Circondario Imolese, fornendo informazioni chiare e puntuali sullo stato del Psc attualmente in discussione.
L’Architetto Rudi Fallaci, si è soffermato sul tema della rigenerazione di aree dismesse e delle abitazioni in cattivo stato, problema ormai prevalente in qualsiasi piano urbanistico, portando infine alla platea imolese l’esperienza di Reggio Emilia.
Il Prof. Leonardo Setti ha attirato l’attenzione del pubblico sui piani energetici e sul fabbisogno di produzione, energetica, ponendo l’accento sulle normative europee e soprattutto dei vincoli ferrei posti ai consumi.
Infine l’Architetto Coppola come nel suo stile, sempre tra il serio e il faceto e con l’aggiunta di una simpatica satira e di una sana ironia, attraverso una parabola sull’odore dei “Tacchini della Gaiana” ha introdotto e sviluppato concetti su come ancora oggi viene pensato, programmato e attuato un Piano Strutturale Comunale che invece di pensare alla Sostenibilità della Città, della sua Socialità e dell’Ambiente, resta ancorato a logiche di spartizioni politiche, feudali e clientelari. Secondo Coppola, i cittadini, la popolazione, si deve interessare sempre più approfonditamente di queste tematiche che hanno un risvolto fondamentale nella vita della Città, ma soprattutto della qualità della propria vita. E, soprattutto, ha suggerito di accantonare la parola “Diritto”, sostituendola con “Responsabilità”. Questo non significa che dobbiamo rinunciare ai nostri diritti, ma anzi. L’esatto contrario, significa che li dobbiamo custodire e coltivare attraverso l’impegno di tutti verso una maggiore responsabilità.
Ha chiuso i lavori un dibattito con il pubblico con diversi e interessanti interventi. Il pubblico presente ha apprezzato l’impegno e soprattutto il metodo di Attiva.
In conclusione, Raffaello De Brasi oltre a ribadire la volontà di proporre ulteriori iniziative a livello dei singoli territori, ha fatto emergere la proposta di giungere ad un coordinamento del mondo associativo extra economico, escluso dalla discussione sul Psc, per fare fronte comune in modo da avanzare richieste di trasparenza e partecipazione e soprattutto modifiche al Psc, almeno per quel poco che ci è dato conoscere oggi.
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