Equitalia esprime massima solidarieta’ a tutto il personale per le aggressioni

11 mag – Dire Equitalia uguale suicidi e’ “inaccettabile”. Come “inaccettabile e’ continuare a scaricare irresponsabilmente su Equitalia la colpa di gesti estremi e situazioni drammatiche, che hanno invece origini diverse e lontane e che stanno esplodendo solo oggi a causa della crisi economica”. Lo dice la stessa societa’, oggi uscita allo scoperto con una nota ufficiale dopo ulteriori drammatici episodi, tra cui gli scontri tra manifestanti e polizia a Napoli e l’aggressione a due suoi ispettori nel milanese.
Mentre a Roma veniva rinvenuta una busta contenente polvere pirica indirizzata alla sede generale, all’Eur. I suicidi di questi giorni sono “eventi tragici da non spettacolarizzare, per i quali Equitalia esprime profonda vicinanza alle famiglie coinvolte”, e’ scritto nella nota della societa’ di riscossione dei tributi, che denuncia “la troppa superficialita’ con cui negli ultimi tempi si e’ associato a Equitalia il termine suicidio“. Il che “sta avendo come effetto di alimentare tensioni sociali, oggetto di facili strumentalizzazioni, che sfociano in vere e proprie guerriglie, come quella odierna organizzata contro gli sportelli di Napoli”, oltre che in minacce, come nel caso di Roma, e in aggressioni fisiche “a dipendenti impegnati nel proprio lavoro”, come stamane a Melegnano.

La societa’ manifesta quindi preoccupazione per questi episodi, ed esprime “massima solidarieta’ a tutto il personale”, oltre che auspicare che “tutti, istituzioni, media, societa’ civile e mondo imprenditoriale, si impegnino per ripristinare quel clima di dialogo e collaborazione indispensabile per placare tali tensioni”. Ma intanto la cronaca oggi registra i duri scontri tra manifestanti e polizia nel capoluogo campano, con lanci di pietre contro l’ingresso della sede dell’agenzia di riscossione a corso Meridionale e contro le forze dell’ordine. I manifestanti hanno incendiato alcuni dei cassonetti usati per sbarrare la strada e lanciato secchi di vernice rossa, tentando di entrare negli uffici.
Agenti in tenuta antisommossa li hanno respinti. Si sono sentiti anche due esplosioni, forse petardi o bombe carta. Alla fine sono state sette le persone identificate dalla Digos partenopea. Saranno denunciate per i reati di resistenza, lesioni aggravate, danneggiamento e blocco stradale. agi