Quando le parole insidiano l’aplomb

10 mag – Monti scarica sul Caimano la responsabilità delle morti a causa della crisi. La verità è nella cura del Professore imposta al malato. La farmacologia insegna che talvolta il rimedio può essere peggiore del male.

Fuor di metafora, pensiamo alla Grecia e restiamo allibiti per tutto ciò che sarebbe stato possibile fare in tempo utile, prima dello scatenarsi del diluvio.
Parlare di folle cecità di Frau Merkel è cosa ormai nota, e sarebbe ridondante entrare nei particolari.

Fatto è che Mariuccio ha perduto l’aplomb di cui era stato accreditato al suo esordio.  Anche l’uomo del Colle non sta molto meglio e straparla al punto da lasciarsi uccellare come un tordo da Grillo.

Le elezioni hanno fatto male ai partiti, ma altrettanto ai presunti salvatori che si avvicendano al capezzale del quasi cronico malato. Se la politica è materia cosi difficile da padroneggiare per i suoi attori, lo è ancora di più per coloro che politici non sono. Salire sul palcoscenico, e pretendere di fare l’exploit come attori consumati, può mandare in fallimento il teatro.

Troppo bello l’esordio novembrino di Mariuccio, per essere vero.
La politica non s’improvvisa.

Guglielmo Donnini