Monti, lo sviluppo sostenibile, gli interessi della Germania e degli immigrati

9 mag – “Io sono assolutamente convinto della disciplina di bilancio, è un’ottima cosa. Non possiamo moralmente dire sì a tutto”, ha detto il premier. ”Per questo noi ci atteniamo all’impegno assunto da Berlusconi per il pareggio di bilancio nel 2013”, ha aggiunto. Su questo fronte, ”io auspico, anzi ne sono sicuro, che la Francia confermerà la sua adesione ai principi di disciplina di bilancio”. E ”mi sforzo di cercare per l’Europa vie che consentano una maggiore crescita senza sacrificare i principi cari ai tedeschi che li hanno inventati e cari anche a me visto che li propongo dagli anni ’80. La cancelliera Merkel sa che non deve temere proposte italiane” contro questi principi.

Insomma, “c’è la volontà dell’Italia di attenersi a un comportamento rigido” in termini di disciplina di bilancio per “trovare il modo per favorire uno sviluppo sostenibile e accettabile per la crescita”.

“‘Io penso – ha inoltre detto Monti – che l’Italia possa dare un grande contributo per il futuro della Ue e al manifesto sull’integrazione di oggi, anche grazie al sempre vigile e entusiastico monitoraggio del presidente Napolitano”.

‘Per favorire la crescita e lo sviluppo economico dobbiamo rifuggire dall’effimero e guardare a prospettive di lungo periodo”. Monti ha poi puntualizzato, in merito al passaggio sui leader che evitano scelte impopolari, che ”non ho fatto una specifica allusione all’Italia, ma parlavo in generale”.

Poi una battuta: ”Sono più lunghi 6 mesi trascorsi a Palazzo Chigi rispetto ai 10 anni che ho passato alla Commissione europea”

Davvero? Anche per noi, Presidente.