Grecia: leader di Syriza vuole dichiarare nulli gli accordi su prestiti Ue ed Fmi ad Atene

“I greci decideranno se restare o meno nell’eurozona”, e “se la Grecia decide di non restarvi, non possiamo forzarla”, ha affermato il rappresentante di Berlino, premettendo però che “ogni ombra di dubbio” sul rispetto degli impegni presi con la troika Ue-Bce-Fmi “farebbe immediatamente scattare un’incertezza catastrofica sui mercati finanziari“.

Preoccupano infatti Berlino, le dichiarazioni del leader di Syriza, Alexis Tsipras – incaricato di formare il nuovo governo dopo al rinuncia del leader di Nuova Democrazia,Antonis Samaras – che vuole dichiarare nulla gli accordi sui prestiti dell’Ue e dell’Fmi ad Atene.

Tsipras intanto, nel suo mandato esplorativo, incassa il no a far parte del governo dal partito socialista greco Pasok.

E le critiche durissime del leader conservatore Samaras all’annuncio del premier incaricato di voler denunciare l’accordo per i bailout internazionali. “Denunciare l’accordo, come è stato proposto, poterebbe all’immediato collasso e alla bancarotta, così come all’inevitabile uscita dall’Europa”.

Appare dunque sempre più difficile se non impossibile, che il leader di Syruza possa formare una coalizione di governo. Se non vi riuscirà entro domani, l’incarico passerà per altri tre giorni a Venizelos (Pasok). Dopo di che vi sarà un tentativo in extremis fra i leader dei partiti, fallito il quale verranno convocate nuove elezioni per giugno.

Intanto domani la Grecia riceverà come previsto la tranche di aiuti da 5,2 miliardi di euro nell’ambito del secondo pacchetto di assistenza Ue-Fmi approvato a marzo.