29 apr – Moltiplicare scuole e istruzione per combattere la pirateria: è quello che sta tentando di fare l’Unione Europea in Somalia. Investimenti di circa 400 milioni di euro per aumentare il livello medio d’istruzione della popolazione ed evitare che la povertà trasformi i giovani somali in pirati e malviventi. “Se non fosse stato per questa scuola – spiega Osman – sarei stato sicuramente un pirata o un’altra sorta di ladro. Ma grazie ai miei genitori che lavorano duro per pagare le tasse sono potuto venire qui”.
Lo stato semi-autonomo del Puntland, nella Somalia settentrionale, è famoso per essere una specie di trampolino di lancio per gli assalti dei pirati alle imbarcazioni che solcano l’Oceano Indiano. Per questo, oltre a pattugliare l’area con navi militari, l’Unione europea sta potenziando le scuole per far capire ai giovani l’importanza di vivere in modo civile e rispettoso .”Mettiamo a loro disposizione le nostre competenze – spiega Mohamed Sabu, capo del programma – le conoscenze acquisite li aiuteranno a trovare un lavoro onesto”.
Nonostante gli sforzi, però, i problemi e la pirateria rimangono. Le scuole sono ancora poche per una popolazione in continuo aumento e il problema maggiore è la formazione degli insegnanti. Finché sarà così, molti giovani continueranno le loro scorribande in mare, rischiando la vita e mettendo a repentaglio quella delle vittime dei loro assalti. tmnews