Prete nega frequenza della chiesa a parrocchiana per non farle incontrare la figlia sottratta

29 apr – E.B. ha alle spalle una storia di litigi con l’ex marito, quindi il rapporto conflittuale secondo i canoni del servizio sociale va punito con l’allontanamento del minore, pertanto si trova a dover effettuare gli incontri con la propria bambina in spazi “protetti”.

Inconcepibilmente la persona che assiste a questi incontri non appartiene al servizio sociale locale, ma è membro di una associazione cattolica a scopo umanitario ed ancora più inconcepibilmente relaziona il servizio sociale sull’andamento degli incontri, fino al giorno in cui il tribunale dei minori sulla scorta delle relazioni del servizio pone la figlia di E.B. in stato di adottabilità.

Fino a qui la prassi adottata dal t.d.m. non sorprende più di tanto a detta di Antonella Flati, presidente dell’associazione Pronto Soccorso Famiglia poiché il meccanismo di decisione è ormai noto ai più. Quello che invece sorprende e sconcerta è che la persona che in seguito adotterà questa bambina, è la stessa che relazionava il servizio sociale sull’andamento degli incontri. La Flati quindi rimarca la palese incongruenza dell’operato del tribunale dove con chiaro conflitto d’interesse fa adottare un minore a chi ha relazionato (forse) contro la madre o che comunque è stato parte in causa nella relazione che ha portato il giudice a dichiarare l’adottabilità del minore. Ma ora veniamo, oltre al danno, alla beffa…

Il parroco, che per ovvi motivi è al corrente della situazione stante l’appartenenza dell’adottante ad ente cattolico, a seguito di un incontro tra le parti avvenuto durante l’officiazione della messa, a fine del rito e per fortuna in privato, si sia rivolto a E.B. imponendole di cambiare parrocchia in ottemperanza a suo dire alle disposizioni del giudice. E.B. si rivolge pertanto ad un famoso avvocato di Modena, Francesco Miraglia, membro anch’egli dell’associazione Pronto Soccorso Famiglia insieme ad Antonella Flati, affinchè contatti il parroco di cui sopra per chiedere contezza della imposizione a cui E.B. deve sottostare. Il parroco, con una missiva da parte del proprio legale, conferma la propria decisione e ribadisce l’ottemperanza alle disposizioni di legge.

Comunicato Stampa ASS. PRONTO SOCCORSO FAMIGLIA ONLUS