FORLI’, 28 APR – Adama, la senegalese che denuncio’ di essere stata stuprata da un connazionale, avrebbe inventato tutto. Ne e’ convinta la procura di Forli’ che ha notificato alla donna, ospite di una struttura protetta, una dozzina di capi d’imputazione.
La vicenda prese il via a novembre, quando l’africana, dal Cie di Bologna, denuncio’ di essere stata violentata due mesi prima nel forlivese. Divenne un caso nazionale, sino all’intervento del ministro dell’interno Cancellieri. Adama venne addirittura scelta come simbolo per la giornata mondiale della violenza contro le donne.
Lo scorso novembre fu inoltrata una richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari per Adama Kebe, la senegalese che era trattenuta da tre mesi nel Cie di Bologna, dopo aver chiesto aiuto alle forze dell’ordine in seguito alle violenze subite dal suo convivente a Forli’.
A presentarla fu il legale che si occupava del suo caso, l’avv. Andrea Ronchi. L’ Associazione Trama di Terre di Imola si rese disponibile per accogliere Adama.