ROMA, 27 Aprile – Se la figuraccia del Bando per l’acquisto delle 400 auto di Stato fosse toccata al Cavaliere, sarebbe venuto giù anche il Ciborio. Il governo manda a dire che redigere e pubblicare un Bando per l’acquisto di un bene o di un servizio, non vuol dire che quel bene o quel servizio verranno comunque acquistati.
A pensarci, una certa dose di malignità sta infiorettando il ridicolo episodio. Esercitarsi nella stesura dei Bandi (a salve), può essere un valido sistema di formazione degli addetti alla delicata pratica degli acquisti di Stato. È appunto la formazione il settore dove siamo carenti: provando e riprovando raggiungeremo un livello di competenza nella materia e, con buona probabilità verremo invitati da altri Paesi a spargere ovunque il sale della nostra tecnica sopraffina. Bravissimi questi tecnici! Sembrano quasi dei politici di lungo corso.
Guglielmo Donnini