UE: Si’ a una Tobin Tax europea, e che sia forte e ineludibile

26 apr – La commissione economica (Econ) del Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza (33 si’, 11 no) una serie di emendamenti alla proposta di direttiva della Commissione europea. La tassa dovra’ essere pagata in base al ‘principio di emissione’ del titolo, il suo pagamento certifichera’ la validita’ legale della transazione. Inoltre il Parlamento raccomanda l’adozione a 27, ma suggerisce anche la ‘cooperazione rafforzata’ nella sola eurozona. La Econ ha lasciato invariate le aliquote previste dalla Commissione europea per la Tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf), come viene ufficialmente chiamata la Tobin Tax: minimo 0,1% per obbligazioni e azioni, 0,01% per i derivati.

La risoluzione andra’ all’esame della plenaria del Parlamento nella sessione di maggio a Strasburgo. A votare contro in commissione sono stati alcuni esponenti del Ppe, due liberali e i conservatori britannici.

Secondo la relatrice, la socialista greca Anni Podimata, ”l’introduzione di una tassa del genere riduce i rischi di un’altra crisi globale” e ”fa’ si’ che il settore finanziario paghi una parte dei costi della crisi che esso ha provocato”.

Secondo il ‘principio di emissione’ introdotto dal Parlamento, la tassa andrebbe pagata su tutti i titoli emessi da soggetti europei e quindi anche quando la transazione avvenisse tra extraeuropei. Inoltre, per renderne rischiosa l’evasione, e’ stato adottato il meccanismo su cui si fonda la ‘stamp duty’ britannica: e’ il pagamento della tassa a garantire legalmente i diritti di proprieta’ del titolo. In pratica chi compra rischia di non vedere riconosciuto il suo acquisto se evade la tassa.

Inoltre e’ prevista una serie di esenzioni, in particolare per i fondi pensione.

Secondo stime fornite a marzo dalla Commissione europea il gettito totale nel 2014, anno di introduzione della Ttf, potrebbe essere di 65,55 miliardi di euro, per crescere fino a oltre 81 miliardi nel 2020. ansa