Roma, 23 apr – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ad un cittadino moldavo di 24 anni, emessa dal Gip del Tribunale di Roma nell’ambito dell’attivita’ di indagine che ha gia’ consentito di scoprire una centrale della clonazione di carte di credito, di arrestare due persone e di denunciarne altre tre.
Le indagini, spiega una nota dei militari, hanno consentito di dimostrare che il cittadino moldavo era il custode del nascondiglio scoperto lo scorso 5 aprile, dagli stessi Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, dove era stata occultata varia strumentazione da applicare agli sportelli bancomat della Capitale per clonare le carte.
Nel corso del blitz i Carabinieri avevano fatto irruzione in un appartamento situato a Porta Furba, zona Quadraro, arrestando due cittadini moldavi, di 20 e 22 anni, mentre altri tre connazionali di eta’ compresa tra i 17 e 25 anni erano stati denunciati a piede libero.
I Carabinieri hanno iniziato, qualche giorno fa, a studiare i movimenti dei 5, che si aggiravano nei pressi degli sportelli bancomat posizionati nel centro storico e, dopo averli seguiti, sono giunti al covo. Una volta fatta irruzione i militari hanno trovato una vera e propria centrale per la clonazione sequestrando centinaia di carte magnetiche sulle quali venivano trasferiti i dati carpiti da ignare persone, decine di carte gia’ clonate, pezzi di sportelli bancomat e vario materiale utilizzato per la clonazione delle carte di credito (skimmer, microcamere e vari microchip).
Nella disponibilita’ del quintetto i Carabinieri hanno trovato inoltre quaderni e block notes con annotati sia gli indirizzi delle banche da colpire sia disegnate le varie planimetrie degli sportelli da clonare con le ”modalita’ operative” per effettuare la clonazione. Il sequestro del materiale, con la collaborazione dei Carabinieri Comando Antifalsificazione Monetaria, e’ stato ritenuto il piu’ rilevante in materia di clonazione di bancomat dall’inizio dell’anno in Italia. L’arrestato ora si trova presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria. asca