20 apr – Il pareggio di bilancio in Costituzione è “una svolta antidemocratica“. E’ quanto sostiene il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “L’ultima pagina – sostiene il primo cittadino partenopeo sul suo blog – di questo tempo buio che stiamo attraversando è stata scritta poche ore fa in Senato, dove è stata approvata l’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione, modificando l’art. 81. Spiegano illustri studiosi della materia che si tratta della più importante trasformazione/involuzione della nostra Carta dopo la devolution dell’allora ministro Calderoli”.
“Uno stravolgimento costituzionale – ha proseguito – avvenuto nel silenzio generale e senza dibattito pubblico, per il quale non ci sarà nessun referendum fra i cittadini. Evidentemente per questo parlamento di nominati, che hanno scelto di rinunciare al loro ruolo politico affidandosi alla ‘salvezza tecnica’, la Costituzione è proprietà di pochi che può essere svenduta alle banche centrali europee e alle misure liberiste. Un obbligo imposto non solo allo Stato, ma a tutti gli enti amministrativi e che rientra nel cosiddetto Fiscal compact europeo”.
Per de Magistris questo rappresenta “la vittoria integrale del mercato senza regole, lo stesso che ha generato la crisi dimostrando la sua fragilità e pericolosità, e che annichilisce le istituzioni pubbliche, dallo Stato ai Comuni, tutti impossibilitati ad intervenire nella gestione dell’economia nell’interesse dei cittadini”. tmnews