20 apr – Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha criticato oggi l’impiego di nastro adesivo per chiudere la bocca a due immigrati nel corso di un respingimento, episodio fotografato nei giorni scorsi da un passeggero su un volo di linea, pur difendendo nel complesso l’operato dei poliziotti coinvolti nella vicenda. (Immigrati con scotch sulla bocca, Polizia: si ferivano in bocca mordendosi e sputavano sangue)
“L’uso del nastro adesivo appare estemporaneo e non corrisponde a nessuna delle misure coercitive previste anche a livello europeo e, comunque, viene percepito nella coscienza collettiva come offensivo della dignita’ della persona”, ha detto Cancellieri in un’informativa urgente all’aula della Camera su una vicenda che non ha mancato di suscitare polemiche.
Una foto postata su Facebook dal regista Francesco Sperandeo, il quale testimoniava di quanto accaduto martedì scorso sul volo Alitalia Roma-Tunisi delle 9.20, è stata ampiamente diffusa sui siti Internet dei principali media italiani. Mostra un uomo seduto in un aereo con la bocca chiusa da un pezzo di scotch marrone.
Cancellieri ha spiegato che i due immigrati algerini coinvolti nel respingimento in questione, avevano un atteggiamento di “forte opposizione” che ha reso difficili le operazioni di imbarco.
“Tale comportamento è stato posto in essere anche a bordo del vettore”, spingendo gli operatori di polizia a intervenire “anche a salvaguardia dell’incolumità fisica degli altri passeggeri”.
La ricostruzione dei fatti parte da sabato 14 aprile quando agenti della polizia di frontiera, in servizio a Fiumicino, sorprendono due cittadini algerini, il 30enne Ahmed Bouaita e il 35enne Abel Aziz Leddai, mentre tentano di entrare illegalmente in Italia, invece di imbarcarsi per Istanbul, meta del loro viaggio. “Il personale – ha spiegato il ministro – coglieva nei due stranieri un atteggiamento caratterizzato da aggressivita’ e da forte resistenza passiva. E cio’ rendeva vani due consecutivi tentativi di imbarco per Tunisi, posti in essere il 15 e 16 aprile”.
Per procedere alle operazioni di rimpatrio “in condizioni di sicurezza” e’ stato a questo punto richiesto l’intervento di quattro operatori del Nucleo scorte nazionale (“regolarmente abilitati, previo corso, all’effettuazione di tali servizi all’estero”) ma l’atteggiamento di “forte opposizione” dei due algerini “e’ proseguito, manifestandosi con sputi, morsi, calci e pugni. Cio’ – ha ammesso Cancellieri – rendeva particolarmente difficoltose le fasi dell’imbarco sul volo AZ 864 in partenza da Fiumicino alle 9,35 del 17 aprile”.
Cancellieri ha sottolineato che l’uso di questi dispositivi “non è in contrasto con le normative, anche quelle europee”, e ha ricordato che in situazioni analoghe è capitato che il personale di polizia abbia subìto “gravi lesioni personali”.
Tuttavia l’uso del nastro adesivo per bloccare le mascherine sulla bocca “non appare corrispondere a nessuna misura coercitiva prevista… è un comportamento che la coscienza collettiva percepisce come lesivo della dignità della persona”.
Ricordando che le forze di polizia hanno effettuato 20mila respingimenti nel 2011 e 4mila nei primi mesi di quest’anno, Cancellieri si è detta certa che le verifiche disposte dal capo della polizia Antonio Manganelli “verranno eseguite col massimo scrupolo”.