STRASBURGO, 19 APR – Servono al piu’ presto nuove norme per ”responsabilizzare” le aziende europee attive nello sviluppo di prodotti utilizzati dai regimi autocratici per censurare internet: a chiederlo e’ una risoluzione approvata oggi a larga maggioranza (580 voti a favore, 28 contrari e 74 astensioni) dal Parlamento europeo. Gli eurodeputati sono convinti che sia necessario migliorare il controllo delle esportazioni di quei software che possono essere usati per bloccare l’accesso ad alcuni siti e per monitorare le comunicazioni via cellulare. L’enorme potenziale di internet e’ stato reso evidente con la Primavera araba, durante la quale i cittadini sono riusciti a organizzare le proprie proteste in gran parte grazie al web. I regimi dittatoriali sono pero’ subito corsi ai ripari, chiedendo la realizzazione di strumenti per censurare la navigazione. Lo sviluppo di questi prodotti avrebbe coinvolto anche societa’ europee, fra cui, come riportano alcuni media online, l’azienda italiana Area Spa che sarebbe stata ingaggiata in Siria. Nella risoluzione l’Europarlamento invita inoltre una serie di Stati Ue, fra cui l’Italia, a migliorare la propria cooperazione con la Corte penale internazionale. Il nostro Paese dovrebbe in particolare ”integrare pienamente lo Statuto di Roma nella sua legislazione nazionale” attraverso la promulgazione delle pertinenti norme. (ANSA)