18 apr – Proteste e contestazioni in Marocco contro l’azienda di moda italiana Fornarina per avere lanciato, nella sua campagna pubblicitaria della stagione primavera-estate di quest’anno, immagini e video ritenuti “provocatori” e “offensivi della religione musulmana“. La tv satellitare saudita al Arabiya ha dedicato ampio spazio a questa vicenda che ricorda altre contestazioni nel mondo islamico del recente passato, con il timore che si rischi di “degenerare in violenza”, come promettono gli stessi attivisti marocchini intervistati dall’emittente araba sia in patria che tra la loro comunità in Italia.
A fare adirare gli islamici è soprattutto un video pubblicitario che mostra una modella con vestiti succinti ripresa all’interno di una storica scuola religiosa a Marrakech; nelle immagini si vede la modella posare nell’atrio interno della maddrassa con alle spalle le mura incise con bassorilievi di versi del Corano, il libro sacro dei musulmani. “Sono immagini offensive e provocheranno reazioni di rabbia e di condanna sul terreno”, commenta ai microfoni di al Arabiya, l’attivista islamico locale Abdul al Ghani Ballut. L’uomo accusa anche il governo del suo paese di “essere corresponsabile” con la Fornarina per aver dato il permesso alle riprese, con tutto che da anni la scuola non è più un luogo di culto per essere stata sconsacrata e aperta al pubblico, anche non musulmano.
L’emittente araba riporta anche le dichiarazioni di condanna di molti componenti della comunità marocchina della città di Catania: su tutti, l’immigrato Kamal Mellin, il quale, decisamente adirato, ha detto che il video dell’azienda italiana “è un offesa inaccettabile”. tmnews
Alè … abbiamo perso Catania! Come si chiama adesso? AL CATHA’ NIA’ ?