BOLOGNA, 18 Aprile – Edizione straordinaria per il premio Geraldini – Donne per il Giornalismo che, giunto al suo 17° anno, ricorda la giovane Ornella, intraprendente cronista di giudiziaria del dopoguerra, nel ventennale della scomparsa (1992-2012).
Inedita per la Cultura, promotrice del Premio che si tiene a Bologna dal 1993, rigorosamente al femminile e scelto dal Capo dello Stato tra quelli più rappresentativi a valorizzare le eccellenze della professione, inaugura l’edizione 2012 con la tradizionale cerimonia di consegna dei riconoscimenti, giovedì 19 aprile, alle 18 (palazzo Zambeccari, piazza de’ Calderini, 2/2) nella nuova sede dell’Ordine e della Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna, storici sostenitori della manifestazione.
Il momento più alto dell’incontro aperto al pubblico, vedrà gli esponenti delle istituzioni consegnare il premio alla carriera 2012 a Anna Maria Mori e incoronare Stefania Petyx, giornalista dell’anno.
Ancora due firme che, pur distanti anagraficamente e diverse nel loro percorso professionale, vanno ad arricchire con due profili e due stili inconfondibili il ragguardevole palma res del Geraldini, un’istantanea quanto mai fedele della qualificata arrampicata della donna nel giornalismo nazionale.
Coronerà il Geraldini 2012, nei vent’anni dalla scomparsa di Ornella, la professionista a cui è intitolato il Premio, uno speciale “fuori programma”, ideato per questo anniversario da Inedita , con un ricordo ad hoc.
Mercoledì 18 aprile, infatti, un’anteprima d’eccezione vedrà l’attrice bolognese, Piera Degli Esposti, protagonista del reading Piera legge Oriana, una performance originale su brani scelti dalle opere più celebri e “private” della Fallaci, che la poliedrica artista affronta per la prima volta. Come lei stessa rivela: “dopo un’iniziale titubanza, ho scoperto una grandissima”.
La lettura da Un uomo, Lettera a un bambino mai nato, La forza della ragione, saprà rinnovare l’onda dell’emozione nel pubblico presente, grazie alle doti interpretative e alla sensibilità di un’icona del nostro teatro, accompagnata per l’occasione dal chitarrista Srdyan Bulat (recente vincitore dei concorsi europei più importanti) su musiche di Regond, Tarrega, Albéniz, Rodrigo, Abril.
L’appuntamento, alle ore 21,15, sarà ospitato nel Salone della Guardia di Palazzo Caprara, messo a disposizione del Prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, per i tanti sostenitori e collaboratori che in oltre due decenni, hanno contribuito alla crescita del Geraldini.
Premio alla carriera 2012
Anna Maria Mori, nata a Pola ai tempi in cui la città era italiana, bambina nel 1947, ha preso la via dell’esodo con la sua famiglia per diventare fiorentina di studi e romana d’adozione. Un’esperienza dolorosa, lo sradicamento dalla propria terra d’origine, che ha segnato per sempre la sua interiorità, conferendole una sensibilità potente che affiora nella sua intensa attività di giornalista e scrittrice.
I cambiamenti epocali nel giornalismo nazionale, la vedono in prima linea e la sua firma, già accreditata negli anni ‘60-‘70, ricorre nelle grandi inchieste che campeggiano nelle pagine di attualità (il divorzio, la legalizzazione dell’aborto in Italia). Nel ‘75 è tra i fondatori di Repubblica, “ una scommessa editoriale” che da sessanta redattori è passata alle molte centinaia di oggi.
Con l’Istria sempre nel cuore e la carriera brillante maturata anche in Rai, con documentari memorabili, interviste ai protagonisti dello spettacolo e della cultura, da alcuni anni la sua attività prevalente la vede scrittrice di successo.
La figura femminile oltre alla terra perduta, ha sempre un ruolo chiave nel suo universo artistico, come Nel segno della madre, Ciao maschi, l’autobiografia di Claudia Cardinale, Io Claudia , tu Claudia. Il recentissimo, L’anima altrove sul tema dell’esodo come dimensione metafisica inalienabile, conquista il lettore e lo trascina nelle pieghe dell’anima di chi non potrà più avere radici.
Come lei stessa scrive, ha trovato il tempo di sposarsi e avere due figli con cui ha un bellissimo rapporto. E riflettendo, afferma : “ forse una donna può lavorare e avere dei figli, conciliare maternità e lavoro, anche un lavoro impegnativo e difficile. O almeno si poteva fino a una decina di anni fa. Perché oggi le cose stanno cambiando, e non in meglio”.
Premio giornalista dell’anno
Stafania Petyx, 43enne di Palermo, è la prima e per ora unica donna inviata di Striscia la notizia, il noto Tg satirico di Antonio Ricci, collaudato fenomeno mediatico che da anni ruba consensi ai Tg storici e “ ingessati” delle altre reti, animato da uno spirito di servizio a favore della comunità, carente nella concorrenza.
Nell’universo surreale di Striscia, Stefania Petyx non poteva mancare e brilla di luce propria.
Il suo look è da cartoon, con l’impermeabile giallo abbinato a quello del bassotto Carolina, il tutto corredato da coda di cavallo e stivaloni. Una moderna “signora in giallo” e “spazzina della notizia” come lei stessa si definisce. “ Arriviamo –racconta- con la troupe (siamo in tre) quando l’attenzione è già altrove. Risolviamo situazioni che la cronaca non ha visto e spesso copriamo le falle dell’ordine pubblico”.
In pochi anni ha collezionato scoop formidabili sugli abusi dei poteri forti e della “casta”. E’ la prima a denunciare gli illeciti della Banca Popolare di Lodi. Milioni di spettatori applaudono il suo inaudito servizio sulla spregiudicata gestione di Giampiero Fiorani. Viene aperta un’inchiesta.
Indimenticabile anche lo scontro con Ninetta Bagarella, moglie di Totò Riina e gli altri scoop sui voti di scambio, la gestione allegra del Comune di Palermo, le terre confiscate alla mafia.
Stefania, “il grillo di Palermo”, dedica al lavoro d’inchiesta tutto il suo tempo oltre a tanta rabbia e energia, contribuendo con un’informazione coraggiosa a far luce dove regna il buio. Al riguardo dice : “ la mia famiglia pur passando la giornata a preoccuparsi per me, approva il mio lavoro e come lo faccio”.
Il coraggio e la sensibilità per i tanti problemi della sua terra, le sono valsi riconoscimenti ufficiali e oltre ventimila amici su Facebook.
Stefania Petyx, un fenomeno in ascesa che nel fare informazione coniuga grande qualità di contenuti, satira e rigore. Un mix da premio.
La costante attenzione riservata al premio Ornella Geraldini-Donne per il Giornalismo dalle più alte Istituzioni, conferma la pertinenza della sua finalità, non di sapore femminista ma volta a evidenziare il contributo della donna nel giornalismo nazionale, a monitorarne la crescita e il cammino verso un sistema che le assicuri maggiori chances in termini di realizzazione personale e di carriera.
(Le foto delle premiate e degli artisti Piera Degli Esposti e Srdyan Bulat , sono scaricabili dal nostro sito; www.ineditasrl.it).
Anche quest’anno verrà consegnato alle premiate lo storico bronzetto La Regina, opera dello scultore forlivese Glauco Fiorini ed emblema dell’iniziativa mentre un premio pecuniario viene messo a disposizione dall’Ordine e Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna, affezionati main sponsor del Geraldini.
Inedita organizza la manifestazione dal 1993 e ha premiato negli anni:
Premio alla carriera Premio giornalista dell’anno
1993 Lietta Tornabuoni Barbara Palombelli
1994 Camilla Cederna Lucia Annunziata
1995 Biancamaria Piccinino Natalia Aspesi
1996 Lina Sotis Franca Leosini
1997 Miriam Mafai Lorenza Foschini
1998 Anita Pensotti Antonella Boralevi
1999 Fernanda Pivano Marcella De Palma
2000 Renata Pisu Cesara Buonamici
2002 Fiamma Nirenstein Maria Grazia Cutuli
2004 Maria Latella Monica Maggioni
2005 Daniela Hamaui Federica Sciarelli
2007 Milena Gabanelli Tiziana Ferrario
2008 Maria Giovanna Maglie Laura Laurenzi
2009 Chiara Valentini Concita De Gregorio
2010 Lucetta Scaraffia Giovanna Botteri
2011 Ludina Barzini Ilaria D’Amico