18 APR – I Fratelli Musulmani hanno oggi criticato le autorità giordane, accusandole di voler ridurre la loro influenza nel Paese, dopo che il Parlamento ha votato un articolo di legge che vieta la formazione di nuovi partiti di ispirazione religiosa.
Il voto è giunto pochi giorni dopo che il governo ha presentato una controversa bozza di legge elettorale, parte della più ampia legge sui nuovi partiti politici, che secondo gli oppositori dà più potere alle tribù filogovernative e marginalizza i giordani di origine palestinese. Secondo osservatori, i due controversi provvedimenti legislativi sono il risultato delle pressioni di gruppi della destra giordana vicini alle forze di sicurezza e all’esercito, contrarie alla crescita dei movimenti islamici e desiderose di erodere i diritti politici della maggioranza di origine palestinese, forte dal punto di vista economico, ma sottorappresentata in politica.
“Trovo strano che sia passato questo articolo quando la costituzione giordana dice che la religione della Giordania è l’Islam. E’ un chiaro tentativo di prendere di mira il movimento islamico”, ha detto all’Ansa Hamzeh Mansour, dirigente del braccio politico della Fratellanza. Mansour ha spiegato che le riforme politiche in Giordania sono sotto il controllo di gruppi conservatori che sono di fatto ostili al cambiamento. Il Parlamento ha approvato l’articolo, ma ora c’è bisogno del Sì del Senato, prima che diventi legge. Gli osservatori ritentono che verrà probabilmente bocciato. (ANSAmed).