ROMA, 18 Aprile – Qualora non avessimo ancora capito cos’è lo spread dello spread, viene, in nostro soccorso, a spiegarcelo l’ottimo Luca Ricolfi: “È la differenza fra quanto i mercati pretendono dall’Italia e quanto pretendono dai Paesi a noi più comparabili come la Spagna, il Belgio, la Francia, Paesi cioè che non sono né formiche come la Germania né cicale come la Grecia e il Portogallo. Ebbene, lo spread dello spread era sceso a 105 nella settimana centrale di marzo, ma da allora è risalito inesorabilmente settimana dopo settimana:109, 121, 131 fino a 144, il valore medio della settimana scorsa”. Il perché sta nelle nostre prospettive di crescita, che diventano sempre più preoccupanti. In sostanza, la montagna Monti ha partorito un topolino con il passo del gambero, un passo da freddo sotto zero: meno due! Per fortuna, c’è Super Mario…
guglielmo donnini