Crisi: Grecia commissariata, la UE impone nuova ricetta lacrime e sangue

17 APR – Bruxelles non molla la presa su Atene e in un documento di 41 pagine detta la linea al governo ellenico, qualsiasi sia il partito che uscira’ vincitore dalle elezioni del prossimo 6 maggio. Una nuova ricetta lacrime e sangue in cui compaiono punto per punto le politiche e le riforme da realizzare per consolidare il bilancio, rilanciare l’economia, creare occupazione, modernizzare la pubblica amministrazione e la giustizia, gestire al meglio i fondi comunitari e lottare contro la corruzione.

Il testo, una ‘comunicazione’ sulla Grecia che l’ANSA è in grado di anticipare nella sua ultima bozza, verra’ presentato domani pomeriggio a Strasburgo dal commissario Ue agli affari economici Olli Rehn dopo un ultimo dibattito nella settimanale riunione del Gabinetto Barroso.

Una rifinitura che si preannuncia non facile, visto che sul nuovo commissariamento di Atene ”si scontrano falchi e colombe”, spiega una fonte comunitaria. Nel collegio dei commissari c’e’ chi sposa la posizione secondo cui la Grecia ”deve ancora pagare, in termini di riduzione dei salari e riforme sociali”, spiega la fonte, e chi, invece, ”vuole inviare un messaggio di speranza” per cui il ”costo delle riforme puo’ essere mitigato da programmi di aiuto”. Il punto di partenza, comune e drammatico, e’ che ”la Grecia sta attraversando una crisi economica e sociale senza precedenti in Europa in tempi moderni”, si legge nell’incipit della comunicazione. Per uscirne si ribadisce che il controllo sulle finanze pubbliche e’ ”la precondizione per la crescita ed il lavoro”, frase che indica la necessita’ di proseguire con i tagli alla spesa pubblica fino al 2014.

Tagli anche alla sanita’ e ulteriore revisione del sistema pensionistico. Sforbiciate anche agli stipendi con l’invito a ridurre da qui al 2014 del 15% il ”costo nominale del lavoro” in modo da far ”recuperare competitivita”’ all’economia. Tagli che rischiano di avere un impatto pesante su un tessuto sociale che nel 2010 faceva gia’ registrare un 27,7% di persone a rischio poverta’.

In cambio della nuova ricetta, Bruxelles mette sul piatto della bilancia il sostegno comunitario ed internazionale, arrivato negli ultimi anni a ”oltre 380 miliardi di euro”. ansa UE