Bologna, 17 apr – Percosse e violenze, anche di natura sessuale, nei confronti della moglie e dei figli, per imporre ‘i costumi tradizionali della loro terra d’origine’. Con questa motivazione, un muratore pakistano di 53 anni che abita sull’Appennino bolognese avrebbe soggiogato per anni l’intera famiglia: moglie, cinque figli (tra cui due minorenni) e nuora.
Se non indossavano i costumi ‘tradizionali’ venivano immediatamente accusate di condotte sessuali scandalose e punite con gesti violenti: calci, pugni, bastonate, testate, lanci di scarpe, oltre alle minacce con coltelli da cucina che i conviventi, per timore, avevano iniziato a nascondere.
L’uomo e’ stato arrestato dai carabinieri che, al termine di una indagine durata tre mesi, gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, chiesta dal Pm Simone Purgato, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
E’ stato grazie al coraggio delle figlie che questa drammatica vicenda è emersa. Le figlie infatti vivono e studiano in Italia da anni e con il supporto dei servizi sociali del Comune, hanno trovato la forza di raccontare tutto ai carabinieri.
Dagli accertamenti emersi durante le indagini, risulta che i maltrattamenti e le azioni prevaricatorie sarebbero andati avanti per circa sette anni, in particolar modo nei confronti delle figure femminili della famiglia.
Era ben da dire! Come fai a modificare la mente di una persona di 53 anni , che si ritrova a vivere in un mondo diverso come un pesce fuor d’ acqua?
Il poveretto secondo me paga delle colpe solo in parte sue , ma per lu più della politica cieca degli ” occidentali” che si sono inventati il multiculturalismo pur di trovare mano d’opera a basso costo!
Il problema ora è verificare “quanto” i figli maschi si siano “modernizzati” … o occidentalizzati .. o come cavolo vi pare … oppure se invece meditano “vendette” contro le donne, appena gli sarà possibile!