15 apr – Che fine ha fatto Envisat, il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea da oltre 2 miliardi di euro? Le ultime foto provenienti dalla costosa ammiraglia spaziale sono quelle della Spagna. Poi, da domencia scorsa, nessuna risposta alle comunicazioni da Terra. Il satellite ‘scomparso’ doveva essere in esercizio 5 anni a partire dal marzo 2002, ma il suo onorato servizio è giunto ormai al decimo anno.
Si trattava del più complesso sistema di monitoraggio della Terra, con i suoi 10 strumenti, che in questi ultimi anni hanno fornito informazioni sulla stato degli oceani, dei ghiacciai e dell’atmosfera.
Operativo dal 1° marzo 2002, Envisat aveva compiuto di recente i primi 10 anni di attività, superando di gran lunga la durata di 5 anni prevista inizialmente per la sua missione. In combinazione con i dati delle missioni ERS a partire dal 1991, Envisat ha fornito misurazioni precise sui cambiamenti climatici (su quali cambiamenti climatici?? ndr) negli ultimi 20 anni. Più di 4000 progetti in oltre 70 paesi sono stati supportati con i suoi dati.
Con il silenzio di Envisat, satellite ‘a guardia della Terra’, l’Europa è dovuta correre ai ripari attivando una convenzione con il Canada che condividerà i dati deu suoi due satelliti radar.
Intanto, l’Esa ha formato un team di emergenza con tecnici propri e dell’Industria per riprendere il controllo del satellite tanto caro agli addetti ai lavori. Secondo fonti interne, le speranze di ritrovarlo non sono comunque perse, anzi si spera su basi solide. Anche perchè osservazioni radar dal suolo mostrano Envisat nella sua rotta. Inoltre, non sembra abbia richiuso i pannelli solari, la prima operazione in assoluto che un satellite di questo tipo fa quando entra in avaria, per salvaguardare la potenza elettrica accumulata.