Golpe in Guinea-Bissau, arrestati presidente e premier uscente

Carlos Gomez Junior, leader of the African Party

14 apr. – I militari che hanno annunciato ieri di aver preso il potere in Guinea-Bissau, hanno arrestato il premier uscente, Carlos Gomez Junior. Lo ha reso noto la moglie, precisando che e’ stato fermato nella notte quando e’ rientrato a casa a recuperare alcuni oggetti. Anche il presidente, Raimundo Perreira, secondo alcuni media locali, e’ stato arrestato.

I militari armati di kalashnikov e granate hanno occupato giovedi’ sera la radio nazionale e la sede del partito di maggioranza, procedendo all’arresto di diversi politici di primo piano. Una fonte militare ha rivelato che i politici fermati erano stati condotti al quartiere generale dell’esercito ad Amura, poco distante da Bissau, vicino alla costa. Il golpe e’ stato duramente criticato dall’Ecowas, l’organismo che riunisce le 15 nazioni dell’Africa occidentale.

Il Portogallo di cui il paese africano e’ un ex-colonia ha chiesto di “porre fine alla violenza e ha invocato il rispetto delle leggi”.
Nella loro terza dichiarazione, i militari hanno spiegato che il golpe e’ una risposta a un “accordo segreto” tra la Guinea-Bissau e l’Angola. I militari questa mattina hanno pattugliato incessamente le strade della capitale, allestendo posti di blocco vicino al ministero dell’economia e della giustizia e alla sede del partito della maggioranza. Circa un centinaio di giovani che manifestavano davanti alla casa di Gomez in segno di solidarieta’, sono stati dispersi dai militari.

Appena ieri il Paese aveva annunciato lo slittamento del secondo turno delle elezioni presidenziali al 19 aprile, mentre sono ancora in corso le operazioni di voto del primo turno. Al ballottaggio sono andati, il premier uscente, Carlos Gomez Junior, che ha ottenuto quasi il 49% dei voti, e l’ex presidente, Kumba Yala, che ha avuto poco piu’ del 26% delle preferenze. agi