Italia, il paese dello status quo e le “madonne” degli italiani.

ROMA, 12 Aprile – La riforma del lavoro affronta le acque tempestose del Parlamento. Almeno a parole, sembra così presentarsi l’iter legislativo. Il nostro è un Paese stressato da una lunga stagione di sottosviluppo. Le cause sono note, ma le soluzioni, ormai da anni, appaiono fuori dalla nostra portata. Lo spread, impietoso, fotografa ogni giorno e ogni ora la situazione con più chiarezza di mille editoriali. Siamo il Paese dello status quo. La riforma regionale, solo per citare un esempio antico, anziché produrre i vantaggi sbandierati dalla demagogia, ha creato una elefantiaca struttura, che è andata a sovrapporsi all’esistente, fino a formare una gigantesca e immangiabile torta multistrato: un “millefoglie” istituzionale. Il sistema “epatico” del Paese non fa che produrre cattivo sangue, destinato a intasare le “vene” di tutto il corpaccione nazionale. Al posto delle solite Chianciano e Montecatini istituzionali, ci vorrebbe un miracolo. Anche la Madonna ha i suoi limiti. A non avere più limiti, sono invece le “madonne” degli italiani. -guglielmo donnini