Tel Aviv, 8 Aprile – Israele ha deciso di vietare l’ingresso nel Paese a Gunter Grass, dopo la
pubblicazione della poesia “Cio’ che va detto”, in cui il Nobel tedesco, 84 anni, accusa lo Stato ebraico di voler colpire con un’atomica l’Iran. Il
ministro dell’Interno, Eli Yishai, ha dichiarato lo scrittore tedesco “persona non gradita” in Israele. Anche il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, ha pesantemente criticato la poesia, definendola un’espressione “dell’egoismo dei cosiddetti intellettuali occidentali, che sono pronti a sacrificare il popolo ebraico sull’altare di un folle antisemitismo per la seconda volta, solo per vendere qualche libro in piu’ e guadagnarsi riconoscimento”.
Lieberman -che, secondo ‘Haaretz’, ha sferrato il duro attacco durante
l’incontro con il premier Mario Monti – ha aggiunto che la leadership europea dovrebbe condannare dichiarazioni che possono aizzare sentimenti anti-semiti nell’opinione pubblica: “Abbiamo visto nel passato come piccoli semi di antisemitismo possano trasformarsi in un enorme falo’ che ferisce tutta l’umanita’”.
In un articolo sul domenicale ‘Bild am Sonntag’ il ministro degli Esteri,
Guido Westerwelle, ha definito “poco intelligente e assurdo mettere sullo stesso piano morale Israele e l’Iran”.