BAMAKO, 7 Aprile – Omar Hamahael, il capo militare del gruppo islamista maliense Ansar Dine, che controlla citta’ di Timbuctu, nel nord del Mali, ha affermato di fatto sapere di battersi per l’instaurazione della ‘sharia’ e ‘contro le indipendenze’. “La nostra e’ una guerra santa, e’ una guerra legittima. Noi siamo contro le ribellioni, contro le indipendenze. Tutte le rivoluzione che non sono a nome dell’Islam, noi siamo contro. Siamo venuti per praticare l’Islam nel nome di Allah”, dice il guerrigliero in francese, in un video amatoriale, aggiungendo che il suo gruppo vuole innanzitutto l’applicazionme della ‘sharia’. “Questo e’ quello che vogliamo, non e’ Azawad”. le immagini, girate il 2 e 3 aprile a Timbuctu, mostrano anche gli uomini di Ansar Dine -in arabo i ‘difensori della fede’- che pattugliano la citta’, armati fino ai denti e a bordo di pick-up equipaggiati con mitragliatrici; nel filmato si vedono anche iffici di pubblica amministrazione messi a soqquadro. Approfittando del colpo di Stato a Bamako contro il presidente Amani Toumani Toure, il 22 marzo, ribelli tuareg e gruppi islamici hanno preso il controllo, nel fine settimana, di tre citta’ nel nord del Mali, Kidal, Gao, Timbuctu, di fatto spaccando il Paese in due. Gli islamisti di Ansar Dine, guidati dal tuareg Iyad Ag Ghaly, ed elementi di al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) hanno avuto la meglio a Timbuctu sulla componente laica ed indipendentista della ribellione tuareg, rappresentata dal Movimento Nazionale per la Liberazione di Azawad (Mnla). Esso tuttavia sarebbe ancora in citta’; una componente di Mnla, guidata dal ‘colonnello’ Bouna’, sarebbe ancora appostata dinanzi all’aeroporto di Timbuctu. (AGI) .