Fisco, On.Bertolini (Pdl): “Proposta Lapam di buon senso. Ripresenterò Odg, arrivo delega fiscale”

ROMA, 6 Aprile – “Compensare i debiti fiscali con i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione? Sono talmente d’accordo su questa proposta che nel corso dell’approvazione a marzo alla Camera del decreto liberalizzazioni avevo presentato prima un emendamento e poi un ordine del giorno in tal senso. ll Governo ha dato parere negativo. Io però non demordo e
quando arriverà la delega fiscale all’esame della Camera ripresenterò la
proposta. E’ evidente che le imprese non possono pagare le inefficienze di una Pubblica Amministrazione che pretende subito il pagamento delle tasse ma che poi paga con mesi o anni di ritardo quando tocca lei. La crisi sta rendendo sempre più complicata la vita già ardua delle aziende. Per questo un gesto di buon senso potrebbe diventare un vero e proprio incentivo per le nostre piccole e medie imprese”.

Risponde positivamente all’appello del Presidente generale Lapam Confartigianato, Erio Luigi Munari, l’On. Isabella Bertolini,
Vicepresidente dei Deputati del Pdl, già firmataria di un emendamento per
compensare i debiti con il fisco con i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Di seguito il testo dell’odg presentato alla Camera dei Deputati:

22 marzo 2012 Ordine del Giorno

La Camera, premesso che: le imprese italiane vantano crediti immensi verso la pubblica Amministrazione per servizi e forniture di ogni tipo, e devono attendere molti mesi (o anni) per vedersi saldati tali crediti; ciò può creare pesantissimi squilibri di liquidità per le aziende stesse, che allo stesso tempo (e in termini molto più stringenti e inesorabili) devono però
fronteggiare le proprie pendenze fiscali; i tempi di pagamento oscillano tra un minimo di 92 giorni ed un massimo di 664 giorni. L’entità dei ritardi,
mediamente accumulati, è circa doppia rispetto a quanto si registra nel resto dell’Unione europea: 128 giorni contro i 65 a livello europeo; il ritardo è imputato in particolare: ai tempi di emissione dei certificati di regolare
esecuzione (46,3 per cento); ai tempi di emissione dei mandati di pagamento (29,6 per cento); alle lentezze derivanti dalla vischiosità burocratica interna alla pubblica amministrazione (32,5 per cento); gli effetti negativi di ritardati pagamenti della pubblica amministrazione sono particolarmente avvertiti dalle piccole e medie imprese (PMI) che, soprattutto nell’attuale congiuntura economica di difficile accesso al credito bancario, risentono in maniera grave della mancanza di liquidità; la crisi è forte, morde ogni giorno di più e la pubblica amministrazione non riesce a far fronte in tempi ragionevoli ai propri impegni economici.

Nel contempo però non concede respiro alle imprese sulle proprie pretese tributarie; bisogna ipotizzare meccanismi, a costo zero, che evitino drenaggi di liquidità alle già provate aziende nel contempo permettano loro di essere tranquilli negli adempimenti e negli obblighi tributari,

impegna il Governo

a valutare di adottare un opportuno provvedimento al fine di prevedere forme di compensazione per le imprese che vantino crediti nei confronti di amministrazioni statali, con i debiti gravanti a loro carico, relativi ad obbligazioni tributarie.

On. Stracquadanio Giorgio e On. Isabella Bertolini