3 apr – E’ stato pubblicato sulla rivista internazionale PlosONE il risultato di una nuova ricerca in collaborazione fra l’Italia e gli Usa sugli effetti del cadmio – elemento tossico che deriva da smaltimento inappropriato di batterie, vernici e altro – sulla prostata.
Fra le altre, anche la società Arendi, del gruppo Mercegaglia, ha messo in produzione di pannelli fotovoltaici a film sottili di telloruro di cadmio e questo ha suscitato un notevole interesse per i possibili rischi per la salute.
Il cadmio è una sostanza bandita dalla Comunità secondo la direttiva Europea (RoHS), che vieta l’utilizzo di sostanza cancerogene in materiale elettrico e computers. La direttiva RoHS considera il cadmio come la terza sostanza più tossica fra quelle bandite. Il testo emendato della direttiva stabilisce che i pannelli fotovoltaici sono esclusi dal campo d’applicazione del provvedimento, perché sono installati e rimossi da personale qualificato e contribuiscono agli obiettivi comunitari sulla produzione di energia rinnovabile, come se questo bastasse a renderli atossici!
Che il cadmio determinasse il cancro della prostata e del polmone era gia’ noto: ”Abbiamo scoperto non soltanto alcuni dei meccanismi molecolari alla base della trasformazione neoplastica della prostata, ma anche alcuni dei meccanismi secondo i quali alcuni tumori della prostata possono diventare particolarmente aggressivi”, spiega Pier Paolo Claudio – professore associato al Dipartimento di Biochimica e Microbiologia del Joan C. Edwards School of Medicine, Marshall University, Huntington, West Virginia, Usa – che ha effettuato la ricerca in collaborazione con un team di colleghi (Pierpaolo Aimola, Marco Carmignani, Anna Rita Volpe, Altomare Di Benedetto, Luigi Claudio, Michael P.
Waalkes, Adrie van Bokhoven, Erik J. Tokar) dell’Universita’ dell’Aquila, dell’Istituto dei Tumori di Napoli ”Fondazione Senatore Pascale”, dell’Universita’ del Colorado, e dell’NIH, il National Institutes of Health degli Usa.
”Questo – aggiunge – puo’ portare alla formulazione di nuove terapie per combattere il cancro alla prostata”.