MILANO, 5 Aprile – Tra gli svariati consigli che l’ex capo della polizia, Vincenzo Parisi, elargì al “giovane” Roberto Maroni ci fu quello di “stare lontano dai soldi”.
Alla luce dei fatti odierni, mai consiglio fu altrettanto profetico.
Una frase, divenuta famosa ai tempi della Prima repubblica, fu quella pronunciata da Rino Formica:”Il convento è povero, ma i frati sono ricchi”.
Alla luce dei fatti odierni, sembra invece compiersi un ribaltone semantico non trascurabile:”Il convento è ricchissimo, e i frati si arrangiano come possono, anche all’insaputa del Padre guardiano”.
Nella Lega finisce l’epoca di Bossi.
Ai triumviri, Maroni, Calderoli e Dal Lago, che ne raccolgono la transeunte eredità, spetta il difficile compito di consegnare la Lega al futuro senza il suo fondatore carismatico alla guida dell’esecutivo politico.
Cosa succederà alle amministrative di maggio?
Potrebbe esserci un crollo rovinoso o tutto l’orgoglioso contrario.
Dalla cronaca alla storia: passaggio più triste non poteva esserci per Bossi.
Tra qualche anno sapremo, forse, la verità giudiziaria.
Non servirà poi a molto, visto che la politica ha già compiuto il suo primo ma determinante passo .
guglielmo donnini