2 apr – ATENE – L’enorme numero di immigrati illegali presenti nella capitale greca rappresenta una vera e propria “bomba ad orologeria per la salute pubblica” e per questo motivo da oggi tutti gli immigrati saranno obbligati ad avere un certificato sanitario che ne attesti le condizioni di salute.
La drastica misura e’ stata annunciata ieri, nel corso di una conferenza stampa congiunta insolitamente tenuta di domenica, dai ministri per la Protezione del Cittadino, Michalis Chrisochoidis, e della Sanità, Andreas Loverdos, i quali hanno confermato pure che entro la fine di aprile sarà operativo il primo dei 30 centri di prima accoglienza per immigrati clandestini annunciati di recente.
Il problema dell’immigrazione illegale, hanno detto i due ministri, “è una bomba sanitaria pronta ad esplodere”, sottolineando che la situazione e’ determinata dalla presenza di circa un milione di immigrati che si trovano in Grecia legalmente o meno. Secondo un recente rapporto del Centro di Controllo per la Prevenzione delle Malattie (Keelpno) dal giugno scorso fino ad oggi molte malattie sradicate da tempo dalla Grecia sono ricomparse, mentre l’Aids e l’epatite hanno provocato numerose vittime nella popolazione di immigrati e tossicodipendenti nel centro di Atene per effetto dell’uso di sostanze stupefacenti e della prostituzione.
Da oggi, inoltre, e’ in vigore una circolare del ministro della Sanita’ secondo la quale tutti gli immigrati che lavorano in Grecia dovranno essere forniti di certificato sanitario, mentre squadre del Keelpno effettueranno controlli speciali per gli immigrati per constatare se qualcuno e’ portatore di una malattia infettiva. In caso positivo, il malato verra’ accompagnato in uno dei centri che saranno creati appositamente negli ospedali.(ANSAmed).
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