Invasione: pratiche false per “lavoro fantasma”

CATANIA, 1 Aprile – Si facevano pagare dagli immigrati dai 2.500 a 4.500 euro per il permesso di soggiorno, ma il tutto avveniva attraverso l’inoltro di false pratiche di emersione dal lavoro nero, favorendo così l’immigrazione clandestina.

L’indagine è stata coordinata dai sostituti pocuratori Vincenzo Serpotta, Rocco Liguori e Alessia Minicò. Gli arrestati sono un senegalese di 54 anni, e altri tre soggetti. Uno dei quali già in carce ed un altro irreperibile.

ma, nell’ambito della stessa attività investigativa sono emerse altre irregolarità. Sono stati indagate 184 persone, tra italiani e stranieri, 39 delle quali sono state rinviate a giudizio per aver attestato falsamente di avere alle proprie dipendenze cittadini extracomunitari.

Gli investigatori ritengono che l’organizzazione abbia favorito centinaia di stranieri privi dei requisiti previsti dalla legge e che abbia guadagnato centinaia di migliaia di euro.