29 mar. – Sui mercati torna l’allarme Europa, con i rendimenti del debito sovrano che riprendono a salire e spingono le piazze del vecchio continente a una chiusura in deciso ribasso, ai minimi da 3 settimane. Pesano il netto rialzo degli spread di Italia e Spagna e le fosche previsioni dell’Ocse, che prevede un primo trimestre in recessione per Francia, Italia e Gran Bretagna e identifica la Ue come la principale fardello che pesa sulla crescita globale.
Ma, mentre a Copenhagen l’Eurogruppo discute su come potenziare il ‘firewall’ contro la crisi, nell’occhio del ciclone resta Madrid. Domani il premier Mariano Rajoy presentera’ lo stato dei conti pubblici e la legge di bilancio. Contemporaneamente, nella capitale danese, il ministro dell’Economia, Luis de Guindos, li illustrera’ ai suoi colleghi europei. La manovra di Madrid dovra’ contenere misure sufficienti a centrare il deficit/Pil al 5,3% quest’anno e al 3% nel prossimo. La Spagna aveva prima garantito di poter far calare il deficit/pil al 4,4% quest’anno, pero’ poi aveva fatto sapere che sara’ impossibile raggiungere questo obiettivo a causa della recessione.
Per quanto riguarda il rafforzamento dei meccanismi di salvataggio Ue, resta sul tavolo l’ipotesi di una fusione tra le risorse del fondo salva-stati permanente Esm, che partira’ in estate, e quelle del provvisorio Efsf, destinato ad andare in pensione a meta’ 2013. Fa ben sperare la recente apertura della Germania secondo cui il fondo potrebbe arrivare a 700 milioni. Gli investitori sembrano pero’ poco fiduciosi sulla possibilita’ di arrivare ad un accordo in tempi brevi. agi