India, donna bruciata viva dal marito perché aveva partorito due bambine

26 marzo – La notizia è riportata da asianews. In un villaggio del West Bengal, una donna è stata bruciata viva dal marito. Per l’uomo e i suoi familiari, Rupali Bibi, 25 anni, era “colpevole” di aver dato alla luce due bambine e nessun maschio. Il padre della vittima ha denunciato l’omicidio alla stazione di polizia di Khargram, raccontando che da tempo i familiari dello sposo progettavano di eliminarla. Al momento, gli assassini sono in fuga, ma il sovrintendente della polizia Humayun Kabir ha assicurato che “nessuno di loro verrà risparmiato”.

Un’India dai due volti, nota il dr. Pascoal Carvalho, membro della Pontificia accademia per la vita, che “insieme ai progressi economici, vede crescere anche una cultura della morte. Per poterla contrastare, governi, leader religiosi, ong, gruppi giovanili, sindacati, istituzioni educative e media devono lavorare insieme, per promuovere una cultura della vita. È una vergogna che in città in evoluzione come quelle indiane, esistano ancora casi di feticidi e infanticidi femminili. O, come nel caso di Rupali Bibi, di una donna messa al rogo perché ha voluto dare alla luce una bambina”. asianews