26 marzo – Oltre al danno la beffa. Gli anziani che sono ricoverati per un lungo periodo negli ospizi, dovranno pagare una doppia Imu perché l’ospizio viene considerato come seconda casa. Ossia il doppio: 7,6% per mille contro il 4 dovuto per l’abitazione principale. A rivelare la beffa è stato il sindacato dei pensionati Sei Cgil che ha analizzato bene la norma in cui si stabilisce che anche si sia in possesso di una seconda abitazione ma abbia la residenzaa altrove, deve pagare l’imposta nella versione maxi prevista per la seconda casa. Se il governo non corregge la norma, o non emana una circolare interpretativa – scrive La Stampa – per 300mila anziani arriverà una stangata di parecchie migliaia di euro.
Salasso ingiusto Insomma, gli anziani ricoverati a vita negli ospizi, che un tempo erano esentati dal pagamento dell’Ici, a giugno potrebbero trovarsi a pagare olte all’imposta suhli immobili anche le addizionali comunali: il tutto si traduce per loro in una stangata tra i 1.500 e i 2000 euro in più rispetto a quello che avrebbeo pagato se l’imposta fosse stata calcolata sulla prima casa. Un dato preoccupante se si associa a un’altra rilevazione della Cgil secondo cui le rette per poter alloggiare in un ospizio a carico di un anziano è salita in media a circa duemila euro al mese mentre nelle strutture pubbliche, il ticket viaggia sui 1400 euro. Insomma, la tegola che sta per abbattersi sugli anziani è insostenibile se si considera che la pensione media è di 800 euro.
lbero quotidiani 26 marzo 2012
intanto bisogna sapere che ” i posti nei ricoveri pubblici” ( a 1400 euro/mese) , in genere si rendono disponibili .. post mortem e forse neanche allora … per mio padre la “disponibilità” c’era …. una settimana dopo il suo funerale , ma in “struttura non convenzionata!
Comunque tenere le pensioni sugli 800 euro/mese e lasciare che le case di riposo … disponibili … arrivino a costare al minimo 2000 euro/mese è un gentile invito al suicidio di chi ha ancora un minimo di raziocinio e non vuole pesare su figli e nipoti!
Per gli altri si apriranno 2 vie … la vendita dei beni mobili ed immobili ,per garantirsi un po’ di tempo di sopravvivenza , oppure andare nei reparti ospedalieri addetti al “trapasso”, dove dopo un congruo periodo di ricovero verranno avviati alla camera mortuaria , onde non appesantire troppo i bilanci della sanità per curare gente che ormai non conta più niente e non potrà mai ripagarsi le cure con le tasse!
Questa è l’ etica alla quale ci stiamo avviando ( e credetemi siamo già molto più avanti di quello che possiamo pensare!), grazie all’operato del nostro caro governo e dei nostri carissimi politici , i quali per altro cominciano ad avere la faccia tosta di dire che “loro stanno con i lavoratori” .. dopo lo scempio che hanno combinato!