Ostellino su Governo: “Il guaio e’ che fra crescita e tassazione c’e’ un rapporto inversamente proporzionale”

ROMA 25 Mar -Attendevo, da un momento all’altro, il commento di Ostellino sul Corriere. Oggi e’ arrivato e dice:”Il guaio e’ che fra crescita e tassazione c’e’ un rapporto inversamente proporzionale”.
Tanto maggiore e’ la percentuale del Pil (prodotto interno lordo) rappresentata dalla pubblica amministrazione, tanto minori sono le possibilità di crescita del Paese”.
L’inasprimento fiscale del governo, vendutoci come scelta obbligata per l’emergenza derivante dalla crisi dei debiti sovrani, e’ una delle verità, ma non l’unica.
“L’alternativa c’era e si chiama “chi sbaglia paga”; che e’, poi, la regola, non (solo) economica, ma (soprattutto) etica del liberalismo”. Quindi “Con la redistribuzione delle risorse per via fiscale, a pagare per gli errori compiuti dallo Stato, dalle banche, e da certi (imprudenti) risparmiatori, hanno finito con essere coloro i quali avevano gestito saggiamente
il proprio reddito e i propri risparmi”. La conclusione del commento di Ostellino e’ molto amara:”Il passaggio dai governi politici al governo tecnico non ha fatto registrare, secondo la mia opinione, un
cambiamento di cultura e di prassi politica, dal collettivismo al liberalismo, bensì (solo) da una forma di dirigismo a un’altra…”.
Dovrebbe bastare per comprendere meglio l’oggi e preoccuparsi per il domani. Monti o non Monti.
guglielmo donnini