Tolosa: killer algerino era fuggito da prigione Kandahar

21 mar. – Il sospetto killer di Tolosa ha ripreso il negoziato con la polizia. Lo ha riferito una fonte della sicurezza citata da le Monde. Figura inquietante e sinistra ma al contempo ondivaga e stravagante, almeno in apparenza, quella di Mohammed Merah: il 24enne francese di origini algerine considerato l’autore della strage di due giorni fa nella scuola ebraica ‘Ozar Hatorah’ di Tolosa, la citta’ dove risulta residente e impiegato come meccanico in un’officina.

Secondo il sito on-line del settimanale ‘Le Point’, che cita fonti anonime addentro alle indagini, pur professandosi un ‘mujaheddin’ legato a ‘al-Qaeda’, due anni fa Merah aveva infatti cercato invano di arruolarsi nella Legione Straniera: era pero’ stato espulso lo stesso primo giorno della ferma in prova.

A quel punto entro’ in contatto con gli ambienti islamici estremistici gia’ frequentati dal fratello, arrestato in giornata insieme alla madre e alla fidanzata dopo essere stato fermato e interrogato. Cambiato radicalmente campo, sempre nel 2010 e poi ancora nel 2011 Merah effettuo’ due viaggi nelle aree tribali semi-autonome del Pakistan nord-occidentale, roccaforte dei Talebani alla frontiera con l’Afghanistan.

L’uomo attualmente continua a rimanere asserragliato nel suo appartamento, al primo dei cinque piani di un edificio nel quartiere residenziale tolosano di Cote Pavee, ed e’ circondato da oltre trecento agenti del Raid, le forze speciali della polizia francese.

Il presunto killer di Tolosa, Mohamed Merah, era fuggito da una prigione a Kandahar, nel sud dell’Afghanistan, nel corso di un’evasione di massa di talebani. Lo ha riferito il direttore del carcere di Kandahar, Ghulam Faruq. Merah era stato arrestato a dicembre del 2007 con l’accusa di aver piazzato delle bombe a Kandahar, roccaforte dei talebani, ed era stato condannato a tre anni di galera.

Qualche mese piu’ tardi la rocambolesca evasione: si tratta, con ogni probabilita’, dell’operazione messa a segno dai talebani a giugno del 2008. Con un camion-bomba e due kamikaze, gli ex studenti coranici si aprirono la strada del cortile del carcere, dove fecero irruzione a bordo di motociclette, sparando all’impazzata. Con un blitz durato non piu’ di una ventina di minuti riuscirono a far evadere dal penitenziario oltre mille carcerati, tra cui molti insorti. agi