20 mar. – Tra i segnalati nello scambio di ‘favori’ per ‘amici’ diventato sistema tra giudici tributaristi della Commissione tributaria provinciale di Napoli venuto alla luce grazie all’inchiesta che ha portato a 60 provvedimenti cautelari, anche il padre di Roberto Saviano. Il suo nome viene fatto in relazione a un ricorso legato al giudice Corrado Rossi, uno dei giudici arrestati.
In una intercettazione ambientale dell’8 aprile 2009 nella stanza dei segretari delle sezioni II e III e XXXI della Commissione un uomo non identificato e “la signora Manzillo” (Liliana, segretaria della II sezione, ndr.) parlavano del ricorso del padre dello scrittore.
“A tal proposito – scrive il gip Alberto Capuano – si puo’ notare che accanto al nome di Saviano (e Colella) il giudice Corrado Rossi ha trascritto negli appunti, alla voce ricorsi, la somma di euro 6mila”. L’uomo dice: “Roberto (verosimilmente Roberto Russo, segretario della XXXI sezione, si legge nella nota del trascrittore del colloquio intercettato,ndr.), ci sta? gli volevo dire che ho il fascicolo del padre di Roberto Saviano”.
“Ahhh”, si limita a dire la Manzillo. “E’ raccomandato da Corrado Rossi! perche’ il padre di Roberto Saviano vive, anche Roberto Saviano e’ originario di Frattamaggiore, il padre di Roberto Saviano e’ un medico di base ha fatto la combine con i centri medici, le radiologie e mo ha il fascicolo da me e poi Corrado Rossi mi ha raccontato tutta la storia, i genitori di Roberto Saviano si sono separati ed il padre… e’ un mezzo imbroglioncello”. Luigi Saviano ha infatti procedimenti in corso per truffa ai danni dell’Asl per cui lavora come medico. agi