800mila euro per rendere ‘green’ l’ambasciata italiana in Cina

Attilio Massimo Iannucci

19 marzo – L’ambasciata italiana in Cina diventa “verde”. E’ stato firmato a Pechino un accordo tra il ministero italiano dell’Ambiente, l’Ambasciata e il Comune della capitale cinese per ristrutturare in chiave ecologica le palazzine che costituiscono la rappresentanza diplomatica italiana in Cina. Lo informa una nota del ministero dell’Ambiente sottolineando che è la prima ambasciata straniera a Pechino che diventa sostenibile.

L’intesa, del valore attorno agli 800mila euro, è stata firmata dall’ambasciatore Attilio Massimo Iannucci, dal direttore generale del ministero dell’Ambiente, Mariano Grillo, e dal direttore generale all’Ambiente della metropoli, Chen Tian, alla presenza del ministro Corrado Clini.

Usando tecnologie italiane, riferisce il ministero dell’Ambiente, sarà migliorata l’efficienza energetica degli edifici dell’ambasciata italiana a Pechino, i quali saranno ristrutturati con materiali a basso impatto ambientale e saranno dotati tra l’altro da un impianto di trigenerazione (cioè produrrà insieme elettricità, calore e aria condizionata), di pannelli solari termici e fotovoltaici, di un sistema di illuminazione ad altissimo risparmio di energia.

Le risorse economiche per l’intervento di riqualificazione ecologica ed energetica provengono dai fondi del ministero dell’Ambiente per i programmi congiunti con il Comune di Pechino. Inoltre le imprese italiane, prevede l’intesa, renderanno sostenibile anche un complesso edilizio rurale, non legato alla rappresentanza diplomatica italiana.

“Si tratta in sostanza di due show room per la tecnologia – afferma l’ambasciatore Iannucci – con le quali l’Italia potrà dimostrare meglio ai cinesi le sue competenze in campo ambientale”. Il direttore del ministero, Grillo, ha aggiunto che “l’accordo dà più forza ai programmi italiani e cinesi per migliorare l’ambiente”.