STRASBURGO – Si corre il rischio che la Commissione europea non riesca a effettuare tutti i pagamenti promessi, con una conseguente perdita di fiducia nelle politiche dell’Ue: e’ la denuncia dell’Europarlamento che oggi a Strasburgo ha approvato a larga maggioranza (513 voti a favore, 106 contrari e 73 astensioni) le linee guida per il bilancio 2013. ”Siamo all’ultimo anno delle prospettive finanziarie e siamo quindi vicini alla chiusura della programmazione 2007-2013”, ha spiegato il relatore Giovanni La Via (Pdl), sottolineando che ci sono ancora ”forti richieste di pagamento per il 2011 per circa 11 miliardi di euro”.
Gli eurodeputati, che si dicono ”estremamente preoccupati”, intendono chiedere una serie di emendamenti correttivi al bilancio 2012 per permettere questi pagamenti. In caso contrario, c’e’ il pericolo che Bruxelles non riesca mantenere i propri impegni. Fonti comunitarie hanno rivelato che la Commissione Ue per affrontare la situazione ”ha deciso di pagare in maniera preferenziale i Paesi in difficoltà finanziaria”, in particolare Grecia, Spagna, Portogallo e Italia. Si tratta pero’ di una politica che non puo’ durare all’infinito e a cui gli Stati membri devono rispondere il prima possibile. La Via ha messo in evidenza inoltre la necessita’ ”di trovare una soluzione che eviti il coinvolgimento del bilancio 2013”. L’obiettivo dell’Europarlamento e’ che le risorse del prossimo anno vengano utilizzate ”come uno strumento di ripresa economica a sostegno dell’occupazione giovanile e delle piccole e medie imprese”. La Commissione europea presentera’ il progetto di bilancio del 2013 il prossimo 25 aprile.
Nell’accogliere positivamente le linee guida approvate da Strasburgo, il commissario per il Budget Janusz Lewandoski ha assicurato che la proposta dell’esecutivo comunitario si concentrera’ ”sull’occupazione e sulle Pmi”, tenendo conto sia delle richieste arrivate dall’Eurocamera che dal Consiglio Ue.
Durante il voto di oggi e’ stato inoltre respinto un emendamento presentato dall’eurodeputato della Lega Nord Claudio Morganti in cui si chiedeva che i finanziamenti Ue ”fossero concessi solo alle imprese che investono sul loro territorio”. Per il parlamentate italiano si tratta di una scelta ”grave”, perche’ finanziare le Pmi che investono a livello locale ”accrescerebbe la competitivita’ e favorirebbe l’occupazione”.