11 mar. – La Polizia di Frontiera Marittima di Bari ha rintracciato ieri ventuno clandestini afghani nel porto. Si tratta del risultato di due diverse operazioni al termine delle quali e’ stato arrestato un cittadino bulgaro accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli immigrati sono stati invece rimpatriati. Il primo gruppo di extracomunitari, 18 uomini di eta’ compresa tra i 20 e i 27 anni, e’ stato trovato nel rimorchio di un camion appena sbarcato a Bari da un traghetto proveniente dalla Grecia e condotto da un cittadino romeno.
Nei confronti dell’autista del mezzo non e’ stato preso alcun provvedimento perche’ ritenuto estraneo ai fatti, in quanto il rimorchio aveva una maniglia esterna che era stata forzata. Altri tre immigrati, una famiglia composta da padre, madre e da un bimbo di tre anni, e’ stata trovata su un’auto condotta da un cittadino bulgaro di 59 anni. Questi, dopo essere sbarcato da un traghetto proveniente dalla Grecia, ha consegnato documenti falsi alla polizia ed e’ stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed utilizzo di documenti di identita’ validi per l’espatrio contraffatti.
Erano sbarcati dalla motonave ‘Aqua Hercules’ proveniente da Igoumenitsa, in Grecia, a bordo di un’auto Citroen Xantia bulgara. Avevano documenti di identita’ bulgari apparentemente autentici.
Uno dei due clandestini, nel ricostruire nel dettaglio le circostanze e le modalita’ che gli avevano permesso di giungere a Bari ha spiegato agli inquirenti che per raggiungere la Grecia hanno dovuto sborsare 45.000 dollari americani ciascuno e poi ancora, per raggiungere l’Italia a un’altra organizzazione, hanno versato 5000 euro ciascuno.
Inoltre ha precisato che l’esosita’ della somma versata alle due organizzazioni era stata determinata dalla sua estrazione sociale: in Afghanistan era titolare di una concessionaria di autovetture. I due clandestini sono stati rimandati in Grecia, mediante affidamento al Comandante della stessa motonave.
L’operazione e’ cominciata al porto e’ si e’ concluso vicino alla Stazione ferroviaria grazie ad un servizio di pedinamento effettuato dalla Polizia Giudiziaria della Polmare che ha monitorato tutti gli spostamenti del veicolo, dal momento del suo sbarco, fino al raggiungimento della Stazione Centrale, dove i clandestini sono stati scaricati da Kostadinov per l’ulteriore destinazione finale. adnkronos