6 mar. – La Camera ha approvato, in seconda deliberazione e a maggioranza dei due terzi, l’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione.
A favore si sono espressi 489 deputati, 3 i contrari, 19 astenuti. Il ddl ora tornerà al Senato per la procedura di approvazione prevista dalla Carta quando si tratta di ddl di riforma costituzionale.
La norma obbligherebbe di fatto tutti i governi, il presente e i prossimi, a rispettare certi criteri sul deficit per evitare di rischiare la bancarotta o una pericolosa altalena su spread e titoli di Stato come quella vista fino a poche settimane fa.
Ieri, durante il dibattito su una questione così fondamentale, l’Aula era pressoché deserta. Il Corriere della Sera annota che alle 16,30 c’erano 5 deputati presenti. Poco dopo pare che siano saliti a sette, ma solo per pochi minuti. Gli stakanovisti in questione vengono anche citati per nome e cognome: Massimo Vannucci, Guglielmo Picchi, Peppino Calderisi, Roberto Giachetti, Giancarlo Giorgetti.
Passate le cinque del pomeriggio il numero si è ulteriormente ridotto, gli eroici presenzialisti non hanno evidentemente resistito alla discussione di quel momento che riguardava le norme sui sistemi antivegetativi delle chiglie delle barche–