4 marzo – Due immigrati nordafricani rinchiusi dentro il Cie, un ragazzo tunisino di 21 anni e un 31enne di origine marocchina, sono stati trasportati d’urgenza al Sant’Orsola e ricoverati in rianimazione. Secondo i medici hanno assunto droga. E si sono sentiti male.
L’allarme è stato dato alle 8.30 di mattina quando gli operatori della Misericordia, il gestore del centro, hanno fatto il solito giro delle stanze, il primo della giornata. Il. giovane tunisino era immobile, non rispondeva. Il medico di turno nella struttura ha constatato che era in coma. E, all’arrivo dell’équipe del 118, il ragazzo è andato in arresto cardiaco, rianimato dagli specialisti. Nel frattempo ci si è accorti dell’altro immigrato in difficoltà, in “stato soporoso”. A far ipotizzare l’assunzione di stupefacenti da parte dei due maghrebini sono stati i medici del pronto soccorso.
Al centro sono stati mandati gli investigatori della Mobile, per avviare le indagini e cercare di capire da dove sia arrivata la droga. Gli esami tossicologici diranno di che cosa si è trattato. Non è un mistero che possano essere arrivate delle dosi all’interno. La lanciano da fuori. Oppure potrebbe essere stata portate dentro dagli ultimi arrivati o da familiari ammessi ai colloqui.