IMOLA, 4 Mar – Nonostante i diritti dei bambini siano sanciti dalla Carta Costituzionale e da Trattati internazionali, vengono sistematicamente violati. Nonostante vi siano leggi e normative che regolano la bi-genitorialità, per consentire ai bambini di vivere in armonia con entrambi i genitori, gli addetti ai lavori non ne tengono conto. Nonostante la salvaguardia della famiglia sia un Diritto Costituzionale, con false accuse e subdole giustificazioni come “l’incapacità e l’inidoneità genitoriale”, non solo non viene Costituzionalmente garantito, ma, viene perpetrata l’alienazione genitoriale, negata la bi-genitorialità e sottratti i bambini ai propri genitori.
Le Istituzioni preposte, mentre lasciano campo libero a educatori, assistenti sociali, psicologi, psichiatri, tutori e giudici che in maniera autoreferenziale, con la scusa di tutelare i bambini, di fatto, li tradiscono e li lasciano soli. Li sottraggono, li rubano, li rapiscono, li portano via e lo fanno nei modi peggiori dal loro habitat armonioso e naturale, quello della loro famiglia.
Ed è in questo modo che divengono soggetti primari e indispensabili ad alimentare e garantire un volume economico di affari estremamente rilevante attraverso: occupazione, consulenze dei professionisti della non scienza, business delle case famiglia e protette (quasi tutte cooperative create ad hoc) che si spartiscono utili da paperon de paperoni con i tutori, i giudici e gli avvocati.
Quello che appare un problemi di altri, è in realtà un problema di tutti. Nessuno è immune da questa drammatica possibilità. Ritengo quindi necessario continuare a denunciare questo “olocausto” sui bambini, un sistema kriminale che li uccide, chee toglie la vita ai loro genitori e che mina le fondamenta della famiglia che è o almeno vorremo che fosse ancora la colonna portante della nostra società, coi suoi valori, la sua etica ed il suo senso di civiltà.
Alle Autorità competenti, e a tutti i portatori d’interesse, voglio quindi rivendicare l’accelerazione dell’iter della proposta di delibera che, in qualità di Consigliere al Nuovo Circondario Imolese, ho presentato già lo scorso 15 aprile: “Rivisitazione del ruolo e dei poteri dei servizi sociali”,
untamente alla richiesta per l’istituzione di un organismo di controllo (previsto per legge) costituito da un rappresentanti di: Comune, Ausl e Associazione genitori, al fine di vigilare sull’operato dei servizi sociali.
E’ una piccola cosa, ma è pur sempre qualcosa. E’ un primo passo per poter avere ciò che la legge prevede, ma che però non esiste, e cioè, quel “contradditorio” con i servizi sociali che permetterebbe, attraverso la presenza di un delegato dai genitori, anche di controllare la loro posizione dominante che esercitano sugli utenti.
Ora, al fine di meditare su questo gravissimo fenomeno della nostra società e pericolosissimo dramma per i bambini e genitori, vi invito a leggere i dati sul profilo di comunità dell’Ausl della nostra provincia di Bologna, dove leggendo i dati, si è indotti a pensare ad un refuso quando si legge che i minori in carico ai servizi sono l’ 8,4% della popolazione minorile residente in provincia di Bologna.
Al 31/12/2009 risultano in carico ai servizi sociali territoriali della provincia di Bologna 12.318 minori 1.541 unità dal 2004 pari al 14%). Il numero più alto di minori in carico ai servizi risiede nel territorio di Bologna (4.842 minori, 39% sul totale provinciale), seguono Imola e Casalecchio di Reno (rispettivamente 1.763 e 1.688 minori, entrambi pari al 14% circa del totale). Negli ultimi quattro anni il numero di minori in carico è aumentato di +14% in provincia, mentre nei sette distretti si registrano andamenti differenti. Ad esempio Casalecchio presenta la crescita più elevata (+51%), Pianura Est ha un andamento pressoché costante e infine Bologna e Pianura Ovest rimangono sempre i due distretti della provincia con rispettivamente il numero più alto e più basso di minori in carico.
In lingua universale (numeri), l’8,4% significa che 1 bambino su 11 è in affido ai servizi sociali. Un vero e proprio business a danno dei bambini stessi, dei loro genitori ma anche un vero e proprio fallimento della società. Questo spiega l’olocausto sui bambini a cui mi riferivo inizialmente.
Occorre promuovere anche l’esercizio della mediazione ed eliminare quelle valutazioni psicologiche dei servizi sociali non adeguatamente formati e in troppi casi inesperti. Servono consulenti e periti, formati non solo in
psicologia e psichiatria, bensì, in linea con le migliori e più aggiornate
evidenze scientifiche che siano in grado di dimostrare la loro perfetta
conoscenza sia in ambito forense che in altre discipline che coinvolgono la
materia.
Bisogna assolutamente eliminare i poteri investigativi dei servizi sociali ed effettuare una rotazione dei consulenti al fine di non incorrere in possibili conflitti d’interesse. Occorre inoltre, individuare e istituire un nucleo
delle Forze dell’Ordine specializzato o da specializzare, che operi in questa
materia. Inoltre, è arrivato il momento di fare una legge che preveda la punibilità nel caso in cui il querelante che ha mosso false accuse verso la controparte, venga condannato al massimo della pena che l’accusa stessa prevede e che avrebbe comportato. Infine, devono essere penalizzati quei legali che per il raggiungimento del loro obiettivo, sono disposti a sostenere false e strumentali accuse creando danni inimmaginabili ai bambini, ai genitori, al sistema giustizia.
Sono io l’autore dell’articolo. Mi può scrivere all’indirizzo della redazione. Grazie.
Mi preoccupa di questa situazione. Vorrei contatarre l’autore de’l articolo. Come fare? Non posso parlare bene l’italiano ma capisco meno male.
Sono venuto a conoscenza di un ulteiore caso,del danno creato a coniugi contendent,esasperati dai : “COSIDETTI SERVIZI SOCIALI E MEDIAZIONI FAMIGLIARI”
Francesco, se vuoi raccontarcelo…Se vuoi dare il tuo contributo alla causa, puoi inviare una mail alla Redazione,
Riflessioni importanti che è bene sottoporre all’opinione pubblica, perchè malgrado il silenzio colpevole dei soliti politici che ormai tutti conosciamo, le cose dovranno inevitabilmente cambiare.
Qui si tratta di Diritti dei minori, Diritti delle persone (genitori), si tratta di Diritti fondamentali ed inalienabili che nessuno dovrebbe permettersi nemmeno di sfiorare con un dito, tantomeno quei dipendenti pubblici di uno Stato Malato che di mestiere fanno i giudici o gli assistenti sociali.
Le cose devono cambiare, spero il prima possibile, perchè anche solo un giorno di sofferenza di un bambino è una cosa inaccettabile.
io,giovanni murgia,66 anni ,PN,giovi.truffato dai servizi sociali e giudici minorili italiani assieme a mia moglie col “FURTO” impunito tutt’ora, nonostante reato di “lesa umanità” imprescrittibile dei s.soc.li pn e trib min di ts per mia figlia”RAPITA PRIMA DI NASCERE” il 29.12.93,da noi riconosciuta,MAI con noi,ora maggiorenne, che non ci vuole più, NOI GENITORI naturali col “lavaggio del cervello”,e,in adozione illegale senza costituzione.cass.ne civ.e corte.cost.nale a NOI negate per ora oltre 18 anni di reati nostri sul NULLA. UnaVergogna tra migliaia simili,perciò:Causa..