2 mar. – Venticinque paesi dell’Unione europea, tutti ad esclusione di Regno Unito e Repubblica Ceca, hanno firmato questa mattina a Bruxelles il “fiscal compact”, il patto di bilancio che prevede regole piu’ stringenti per i conti pubblici fortemente voluto dalla Germania e dai paesi piu’ virtuosi. “Gli effetti saranno profondi e di lunga durata”, ha commentato il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy.
Per l’Italia, ha apposto la sua firma il premier Mario Monti. Dopo la firma, i lavori del Consiglio europeo proseguiranno per arrivare a conclusione a fine mattinata. In particolare, i 27 affronteranno la situazione in Siria, dopo la decisione di lunedi’ scorso su una nuova tornata di sanzioni contro il regime di Assad. “Abbiamo raggiunto un equilibrio fra i 17, i 25 e i 27, praticabile per tutti – ha detto Van Rompuy – Dopo la firma di oggi arriva il momento delle ratifiche: dovete ora convincere i parlamenti e gli elettori che questo trattato e’ un passo importante per riportare l’Euro stabilmente in acque sicure. Sono sicuro che avrete successo.
I benefici del trattato sono chiari”. Van Rompuy ha ricordato ai 25 leader che “firmando, vi impegnate a inserire regole di bilancio forti nella vostra legislazione nazionale, preferibilmente a livello di Costituzione, per essere vincolante e permanente. Il ritorno della fiducia nel futuro dell’Eurozona portera’ alla crescita economica e dell’occupazione – ha assicurato – questo e’ il nostro obiettivo finale. I target di deficit e debito sono intermedi, non obiettivi in se'”. Il trattato, secondo Van Rompuy, “e’ un passo importante verso una maggiore responsabilita’”. (AGI)