2 MAR – Si e’ svolta a Palermo, la riunione del Comitato di sorveglianza congiunto del Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2007-2013 finalizzata all’approvazione dei progetti strategici nell’ambito della cooperazione istituzionale tra Regione siciliana e ministeri tunisini; a valutare lo stato di avanzamento dei primi 13 progetti standard gia’ finanziati e avviati e per mettere a punto alcune linee del nuovo programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020.
Ad accogliere i rappresentanti dell’Unione europea e le delegazioni tunisine e italiane, e’ stato l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao. Alla riunione e’ intervenuto anche il ministro plenipotenziario Marco Del Panta Ridolfi. ”La sfida di avviare una cooperazione stabile tra enti territoriali locali – ha affermato l’assessore Armao – e’ stata pienamente colta dal Programma come dimostrano i primi 13 progetti standard approvati dall’Autorita’ di Gestione nel novembre 2011.
Il programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia e’ una grande opportunita’ per la Regione siciliana che si colloca in prima linea per il pieno utilizzo dei fondi europei. Questo dimostra che si sta lavorando bene e che il futuro passa dal Mediterraneo, dalla Sicilia e non da Bonn o Bruxelles”. ‘‘Il Mediterraneo – ha aggiunto il ministro plenipotenziario Marco Del Panta Ridolfi – e’ una priorita’ di questo nuovo Governo tecnico. Non e’ un caso che il ministro degli Affari Esteri Terzi abbia scelto Catania per la sua prima visita, a dimostrazione del fatto che la priorita’ si e’ tradotta in una concreta azione politica. Sul tema del Mediterraneo abbiamo avviato delle iniziative con la Francia e in futuro anche con la Spagna. Ci fa piacere che questo programma di cooperazione transfrontaliera va avanti in maniera soddisfacente e che la Sicilia attraverso questi programmi svolga azioni concrete.
Una delle priorita’ del nuovo programma di cooperazione transfrontaliera 2014 -2020 – ha aggiunto il ministro – rimarra’ quella di avvicinare questi Paesi all’Europa attraverso anche una maggiore semplificazione delle procedure e modalita’ di gestione’‘. (ANSAmed)