1 mar. – “L’inflazione di nuovo in salita e’ un segnale preoccupante, che non si puo’ e non si deve sottovalutare”. Lo sottolineano Federconsumatori e Adusbef spiegando che “gli aggravi per le famiglie saranno di oltre 1.305 euro annui, di cui oltre 216 solo nel settore alimentare (stando agli aumenti denunciati dall’Istat)”. Purtroppo, aggiungono i consumatori, in tale settore, “la crescita dei prezzi stimata dall’Istat ci risulta ancora sottostimata.
Le ricadute nel settore alimentare saranno gravissime, soprattutto sulla spinta delle speculazioni in atto e dell’aumento dei carburanti, in crescita sia per l’erroneo ed incredibile aumento della tassazione nel corso dell’ultimo anno, sia a causa delle gravi tensioni internazionali sul prezzo del petrolio”. “Si tratta di cifre insostenibili per le famiglie che, solo nel corso dell’ultimo anno, hanno conosciuto una caduta del proprio potere di acquisto del -2,8%.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Per questo e’ indispensabile intervenire al piu’ presto”.