29 febbr – Complice la crisi, sono in aumento gli italiani preda di superstizioni e pensiero magico. “Se qualche anno fa erano una minoranza, oggi almeno tre italiani su dieci sono possibili ‘prede’ di occultisti, maghi e giochi d’azzardo“. La stima, nel giorno caratteristico dell’anno bisestile, ‘funesto’ per la tradizione popolare, arriva da Stefano Pallanti, direttore dell’Istituto di neuroscienze di Firenze.
“Tutta colpa della mentalità magica – dice Pallanti all’Adnkronos Salute – una visione della realtà che accomuna persone diverse, dal manager alla casalinga, e che dilaga in tempo di crisi. La stessa mentalità – spiega – che ci fa credere ai portafortuna, ai sogni e che, talvolta, ci fa vincere al Lotto“. Chi ‘cade’ nelle trappole dei falsi maghi e delle superstizioni non è “stupido o necessariamente affetto da disturbi psicologici. Piuttosto ha una visione magica della realtà. Una caratteristica che rende facilmente succubi di altri, depositari del ‘potere’. Anche di una forma di potere misteriosa e pericolosa”.
Una ‘trappola’ particolarmente potente nelle fasi di crisi economica, “come hanno evidenziato gli studi di Daniel Kahneman, lo psicologo vincitore del Premio Nobel per l’economia nel 2002. Kahneman ha dimostrato che più la crisi peggiora, più c’è la tendenza al ragionamento irrazionale e ad assumere le credenze come vere. Questo spiega il successo di fenomeni come il gioco d’azzardo e le slot machine. Inoltre sono proprio le stesse persone che, in una fase economica di serenità, tendono ad acquistare polizze assicurative, a giocarsi lo stipendio in tempo di crisi”.
Chi “è aggrappato alla visione magica del mondo rischia, infatti, più degli altri di affidarsi a presunti esperti per risolvere i suoi problemi“. Secondo alcuni studi, ricorda comunque Pallanti, la presenza di disturbi psicologici rende più suscettibili a questa mentalità. “E in particolare vedo una situazione allarmante per quanto riguarda i giovanissimi. Se per i bambini magie, favole e credenze sono diffuse e naturali, normalmente con l’adolescenza si sviluppala la fase della razionalità, della revisione critica. Ebbene, oggi gli aspetti logico-matematici che sono l’antidoto a forme di irrazionalità sono più deboli. Non caso i bambini e gli adolescenti hanno meno competenze matematiche”.
Ci sono persone più vulnerabili, che andrebbero difese”. Il guaio, inoltre, è che il nostro cervello, la parte razionale, non è tarato per tenerci lontani da simili problemi. “Come esistono le illusioni ottiche, esistono le illusioni del cervello. Ma in questo caso le ‘vittime’ sono meno inclini a rendersene conto. Di fronte a una realtà difficile ma concreta – conclude l’esperto – il nostro cervello ci predispone a una realtà alternativa, illusoria ma migliore per noi. In cui, almeno all’inizio, sembra esistere una via d’uscita ai problemi”. adnkronos