KOCHI, 28 FEB – L’Alta Corte del Kerala ha ordinato all’armatore della petroliera Enrica Lexie di versare una cauzione di 30 milioni di rupie (450 mila euro) a garanzia delle cause di risarcimento intentate dai familiari dei due pescatori uccisi. Il tentativo di mediazione, ordinato in mattinata dai giudici, tra l’armatore e i legali delle vittime e’ infatti fallito e quindi sara’ avviato il processo.
”L’armatore ha detto che non intendeva pagare alcun indennizzo perche’ non e’ sicuro dell’eventuale responsabilita’ della petroliera – ha detto all’ANSA l’avvocato Yash Thomas, che rappresenta le due sorelle minorenni del pescatore Ajesh Bink di 25 anni, originario di un povero villaggio del Tamil Nadu.
Il legale ha chiesto come indennizzo 20 milioni di rupie (10 milioni e’ la richiesta della moglie del quarantacinquenne Valentine Jelastine). Secondo il legale, il processo ”potrebbe durare due o tre anni”. Intanto l’Alta Corte, rappresentata dai giudici T.B. Radakrishnan e C.T. Ravikumar, ha detto che la petroliera ”e’ libera di ripartire dopo aver pagato le garanzie bancarie e a condizione che non ci siano altri casi pendenti”. Il proprietario del peschereccio, Freddy, presentera’ domani una causa per risarcimento della sua imbarcazione ”danneggiata” nell’incidente. Va inoltre precisato che la nave e’ ancora bloccata al largo del porto di Kochi per il proseguimento delle indagini. (ANSA)